Carcere, la protesta non si ferma. E il prefetto riceve i sindacati: “Aspettiamo il suo intervento al Ministero”

Non si arresta la protesta della Polizia Penitenziaria, che chiede più sicurezza e che le proprie richieste vengano ascoltate (leggi) con un presidio h24 davanti al carcere di Rieti.

“La Fns Cisl – scrive la Fns Cisl –  insieme alle altre sigle sindacali ha incontrato stamattina il Prefetto Pina Reggiani. Nel corso della convocazione con il rappresentante del Governo, la delegata Fns Cisl della PolPen di Rieti, federica Petrelli e il Segretario Regionale Generale Massimo Vespia hanno avuto modo di esporre le importanti criticità che da mesi stanno mettendo a dura prova il personale della Polizia Penitenziaria. È stata, inoltre, richiamata alle proprie responsabilità la dirigenza dell’istituto penitenziario reatino e dello stesso Provveditore Regionale. Il Prefetto si è resa immediatamente disponibile ad intervenire presso il Ministero della Giustizia per tentare di risolvere le gravi problematiche lamentate dalle organizzazioni sindacali e che, come è noto, hanno costrette le stesse negli ultimi giorni a presidiare il carcere in segno di protesta”.

Per la Cisl preoccupa il sovraffollamento: nel carcere di Rieti ci sono 83 detenuti in più rispetto alla norma. “La Fns Cisl Lazio, a seguito dello stato di agitazione comunicato dalla segreteria nazionale – mediante comunicato unitario ad eccezione di una sigla sindacale, parteciperà in massa alla manifestazione nazionale di protesta programmata a Roma per il giorno 27 marzo. Per la Fns Cisl occorrono più risorse economiche ma sopratutto più personale il dato di  Rieti è che mancano circa 30 unità“.

Foto: RietiLife ©

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