“Troppi immigrati in bici che non rispettano il codice della strada”: il Comune avvia i corsi

“L’assessore alla Polizia Locale e alla sicurezza del Comune di Rieti, Onorina Domeniconi, e il Comandante della Polizia Locale, Massimo Belli, hanno inviato una lettera al Prefetto di Rieti, Giuseppina Reggiani, per segnalare il fenomeno sempre più pericoloso della guida delle biciclette da parte di cittadini extracomunitari senza che venga rispettato il Codice della strada e per proporre opportune soluzioni”: lo scrive il Comune di Rieti.

“Come noto – scrive il Comune di Rieti – molti extracomunitari presenti in Città utilizzano le biciclette come mezzo di trasporto ma sempre più spesso si verificano situazioni di pericolo legate alla non conoscenza del Codice della strada: circolazioni contro il senso di marcia, taglio trasversale degli incroci, mancato uso o rispetto delle corsie di canalizzazioni o degli obblighi delle precedenze, mancato utilizzo dei dispositivi di sicurezza come luci anteriori e posteriori”.

“L’assessore e il Comandante della Municipale – si legge in una nota dell’Amministrazione – hanno quindi chiesto al Prefetto di sensibilizzare cooperative e associazioni sui possibili pericoli di questi comportamenti ed hanno offerto la piena disponibilità ad incontrare a breve i responsabili delle stesse cooperative e associazioni al fine di sviluppare un corso di educazione stradale tenuto dal personale della Polizia Municipale”.

“È un fenomeno sempre più pericoloso e rispetto al quale riceviamo un numero sempre maggiore di segnalazioni da parte dei nostri concittadini – spiega l’assessore Onorina Domeniconi – è vero che il Codice della strada prevede la possibilità di fermare e sanzionare queste persone ma, stante la difficoltà di molti di loro a comprendere la lingua italiana e l’indisponibilità economica per pagare le eventuali sanzioni, per contenere e limitare il problema l’unica strada che abbiamo è quella di insegnare le regole. Crediamo che la nostra proposta possa essere una soluzione condivisa e di buon senso”.

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