Gli studenti del Magistrale scendono in piazza: “Aule sicure e no ai doppi turni” | Domattina corteo in centro

(ch.di.) Protestano gli studenti dell’istituto Magistrale, Elena Principessa Di Napoli. Domattina è previsto un corteo dalle 9 da piazza Mazzini a piazza del Comune, passando per viale Morroni (con conseguenti disagi per il traffico). Il motivo dello sciopero dalle lezioni e della protesta è chiaro: ragazzi e ragazze dell’istituto di piazza Mazzini vogliono fare lezione in aule sicure e e dire no ai doppi turni, che sembrano profilarsi dopo i recenti fatti (leggi) che hanno costretto il sindaco a chiudere la succursale del Magistrale, la Sacchetti Sassetti (leggi). Succursale in cui i ragazzi del Magistrale (sabato hanno fatto lezione in palestra), non voglio tornare.

“Nonostante da tempo sia stata evidenziata, non solo da noi studenti, la precarietà della struttura ci siamo ritrovati a settembre in una situazione inaccettabile – scrivono i ragazzi a RietiLife – con la conseguente chiusura totale del quarto piano dell’edificio causa la sua inagibilità. Pertanto otto classi quinte sono state costrette al momentaneo trasferimento presso la sede della Sabina Universitas in via Angelo Maria Ricci. Costretti a rientrare alla Sacchetti Sassetti nonostante i lavori fossero ancora in corso spiegano ancora – l’epilogo della vicenda è ormai a tutti noto: venerdì 12 ottobre, verso la fine della quarta ora di lezione (le 12 circa) è caduta una parte di controsoffitto mettendo in serio pericolo l’incolumità degli studenti che stavano regolarmente svolgendo la lezione”.

“Chiediamo – spiegano i ragazzi – a chi di competenza di trovare al più presto una soluzione che garantisca una sede stabile e sicura, che non preveda invece i doppi turni pomeridiani che rappresenterebbero un grave disagio per tutti, soprattutto per il grande numero di pendolari presenti all’interno dell’istituto. Quello che chiediamo dunque non è rientrare nella Sacchetti Sassetti che non garantisce, nonostante continui ripetuti lavori, la sicurezza degli studenti e che dunque ci priva del nostro diritto allo studio”.

Foto: RietiLife ©

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