Il Consorzio industriale di Rieti ai saluti: arriva il Consorzio unico del Lazio. Chance o depotenziamento?

Consorzio industriale di Rieti, addio? È una possibilità quella al vaglio in questi giorni dopo un emendamento alla legge regionale 55/2018; tra i firmatari dell’emendamento c’è anche il consigliere regionale reatino del Pd, Fabio Refrigeri. L’emendamento è in discussione in questi giorni e verrà approvato presumibilmente martedì. Di fatto, l’emendamento prevede la soppressione dei consorzi industriali, non solo quello reatino, ma di tutte le province del Lazio. L’intenzione è realizzarne uno unico, con lo scopo di risparmiare e creare una nuova chance di sviluppo per la Regione

E qui, ovviamente, scatta la domanda: l’unificazione è depotenziamento delle realtà o un’occasione unitaria per trovare fondi, elaborare piani di rilancio e gestire le risorse? Ma soprattutto: i lavoratori che fine faranno? La speranza è di essere regionalizzati. Dagli organi ufficiali nessun accenno sui livelli occupazionali: ciò fa pensare che non verranno intaccati, ma le antenne dei dipendenti rimangono attente.

Attualmente guidato da Andrea Ferroni, il Consorzio Industriale di Rieti è stato al centro dell’attenzione sulla vicenda parcheggio e viabilità del De Lellis. Ferroni nei giorni scorsi aveva replicato ad un attacco del M5S che non si sarebbe ricandidato (leggi) alla guida dell’ente.

 

LA REAZIONE DI UNINDUSTRIA –Unindustria accoglie con grande interesse l’emendamento 436 al ‘collegato’ che prevede la razionalizzazione dei Consorzi per lo sviluppo industriale del Lazio e che è in discussione in queste ore in Consiglio Regionale – ha scritto nei giorni scorsi l’unione degli industriali – L’emendamento 436 va sicuramente nella direzione da noi auspicata; da anni chiediamo la costituzione di un consorzio unico regionale che preveda risorse specificatamente dedicate e che risponda in maniera concreta e mirata alle mutate esigenze del sistema produttivo della nostra Regione. Unindustria già nel manifesto ‘Obiettivo Competitività‘ per il governo regionale presentato a febbraio di questo anno ai candidati alla presidenza della Regione, ha inserito, come punto centrale, proprio la riqualificazione e una connessione diversa delle aree industriali del Lazio. Confidiamo fortemente che il nuovo consorzio unico regionale, in stretta condivisione con la Regione Lazio, e prendendo anche spunto dalle migliori esperienze presenti in Italia ed in Europa, possa intervenire con una pianificazione pluriennale sulle politiche di programmazione regionale e comunitaria. E’ importante riportare al centro il tema delle Aree Industriali e della loro dotazione infrastrutturale prevedendo ovviamente risorse dedicate; trasformare e gestire gli agglomerati industriali di competenza del Consorzio Unico in Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate (APEA); armonizzare la pianificazione urbanistica del Consorzio Unico con quella del Piano Territoriale Paesistico Regionale, per evitare quanto è accaduto per esempio nell’area di Santa Palomba, dove l’inserimento di vincoli paesaggistici sull’area industriale, ha di fatto comportato il blocco degli investimenti produttivi”.

C’È CHI DICE NO – “Il ruolo dei consorzi industriali è di assoluta rilevanza, poiché essi contribuiscono allo sviluppo del territorio e delle nostre aziende. Nel Lazio, c’è la necessità di affrontare con legge ordinaria l’argomento, soprattutto per affrontare alcune criticità, a partire dalla esigenza di fornire risposte concrete, rendendo più snelle e rapide le procedure, che spesso sono troppo complesse. Dunque, molte volte le nostre aziende attendono troppo tempo, e cosi ad essere penalizzati sono i territori e la nostra economia locale. Per questo, sono rimasto basito dopo aver appreso che il Presidente Zingaretti avrebbe fatto presentare un emendamento al collegato, in discussione in questi giorni in Aula alla Pisana, che prevederebbe il passaggio dagli attuali cinque consorzi ad uno”. Così il coordinatore regionale di Forza Italia Lazio, Claudio Fazzone. “Resto profondamente perplesso, poiché questa misura non costituisce una priorità. Zingaretti dovrebbe ben conoscere i problemi reali, le esigenze e le peculiarità del nostro tessuto produttivo e delle imprese, che necessitano di una normativa più efficiente per reinterpretare al meglio i propri bisogni. Perciò, auspico e mi auguro vivamente che il Governatore torni sui propri passi, dato che la tematica va affrontata tramite legge ordinaria, con un confronto aperto, al fine di adottare quelle misure volte alla valorizzazione dei consorzi, rendendoli sempre più competitivi anche a livello internazionale. È necessario ascoltare le vere e più oggettive esigenze delle nostre aziende” conclude.

Foto: RietiLife ©

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