Prorogata al 15 settembre il concorso della Valle del primo presepe

È stata prorogata al 15 settembre la scadenza per il secondo dei concorsi legati alla manifestazione la Valle del primo presepe. A poche settimane dalla diffusione della competizione a premi dedicata agli studenti di ogni ordine e grado, sono infatti aperte le iscrizioni al secondo “contest” internazionale di arte presepiale, sul tema “Il presepe icona dell’incarnazione”, dedicato ai piccoli presepi scenografici aperti o a diorama.

L’iniziativa che vede la Chiesa di Rieti promuovere con diversi partner istituzionali la riscoperta del gesto originario con cui, nel 1223, san Francesco volle rivivere a Greccio il momento della natività di Gesù, torna dunque a guardare con interesse alla passione che in tanti hanno per la costruzione di presepi originali, spesso capaci di interpretazioni profonde del mistero dell’incarnazione. Le opere ammesse dovranno ispirarsi al presepe come fu pensato da san Francesco, nella sua semplicità e povertà.

La partecipazione al concorso è gratuita e aperta a tutti: cittadini, associazioni, artisti, artigiani. Unico vincolo è quello di rientrare nella categoria “Piccoli presepi scenografici aperti o a diorama” secondo le linee guida specificate nel Bando.

Le opere saranno esposte nell’ambito del percorso artistico e nei luoghi identificati dall’Organizzazione dal 2 dicembre 2018 al 6 gennaio 2019. La prime tre opere classificate e saranno incluse nell’esposizione permanente del Museo Internazionale del Presepe di Greccio e gli autori riceveranno un rimborso spese rispettivamente di 400, 350 e 250 euro.

Quanti intendono partecipare al concorso devono far pervenire alla Segreteria Organizzativa il “Modulo di Adesione”, scaricabile dal sito valledelprimopresepe.it debitamente compilato e sottoscritto, inviandolo tramite posta elettronica all’indirizzo [email protected]. Per ulteriori informazioni sul Concorso è inoltre possibile rivolgersi alla Segreteria Organizzativa nella sede di via Cintia 80 (Palazzo Quintarelli) o scrivere a [email protected].

Foto: (archivio) RietiLife ©

 

 

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