Bigliocchi scrive a Cicchetti: “Ma come? Per anni ci avete detto che il predissesto era una burla”

“Caro Sindaco…”: Paolo Bigliocchi, assessore al Bilancio ai tempi della giunta Petrangeli, scrive una lunga lettera al sindaco Antonio Cicchetti. Il tema, come logico, è quello dei conti del Comune, alla luce delle recenti parole del primo cittadino che ha ventilato il rischio del dissesto.

LA LETTERA DI BIGLIOCCHI “Per anni abbiamo ascoltato gli interventi dei consiglieri di cdx che definivano il predissesto una burla, un allarme inesistente, un artifizio per responsabilizzare la precedente amministrazione di danni che non aveva fatto. Dopo 8 mesi di letargo caratterizzati da alcune “perle” quali la delibera sulle partecipate, la delibera sugli equilibri di bilancio (corretta di fatto da una delibera di Giunta che spero vorrai sottoporre al Consiglio), la non adesione al “salva Napoli” (difficile da comprendere) ci richiami alle nostre responsabilità con la minaccia di dire come stanno le cose”.

“Su questo concordo con te e non credo che la città possa essere tenuta con il dubbio delle responsabilità e per questo ti rinnovo la mia disponibilità ad un pubblico confronto sullo stato dell’arte della situazione finanziaria dell’Ente. E’ buffo che oggi voi vi lamentiate della rigidità del bilancio e della necessità di ottemperare a quanto richiesto dal piano di rientro perché, credimi, sono le stesse difficoltà con cui abbiamo convissuto per cinque anni con la difficoltà reale di dare risposte ai cittadini e capisco che questo pesi dopo una campagna elettorale in cui non sono mancate promesse che oggi è difficile mantenere”.

“Come ben sai e come ho sempre detto il Comune non stampa moneta e quindi mi sembra evidente che avviare un piano di risanamento, ho sempre sostenuto che durerà molto tempo , si poteva fare solo attraverso una ristrutturazione del debito e trovando liquidità attraverso le leggi che lo Stato ha appositamente creato per gli Enti nelle nostre condizioni e questo comporta doverli restituire (per questo è incomprensibile la superficialità con cui il salva Napoli è stato ignorato) e quindi minore disponibilità sulla spesa corrente. Spesa corrente da noi molto ridimensionata attraverso scelte politiche, se vuoi discutibili e non condivise, per molti milioni di euro”.

“Ma non sono certo finite le emergenze. I decreti ingiuntivi della Quadrifoglio, la vertenza con Italgas ed altro rendono il futuro incerto ma se vuoi discutere del Bilancio bisogna iniziare dal 2007 e giungere ai giorni nostri per capire tutto quello che si è fatto. Debbo dire che mi è sembrato strano che non sia stato il tuo primo impegno quando ti sei insediato cosi come mi sembra strano che lo scopri oggi nel momento in cui la nuova Dirigente, cui sarebbe bene far conoscere tutta la storia, mette dei paletti duri per il pareggio di bilancio (la delibera sul riequilibrio era una porcheria!)”.

“Comunque siamo qui, senza alcuna necessità di nascondersi, pronti a discuterne anche per far capire che la liquidità entrata è servita per pagare debiti e salvare alcune situazioni, vedi ASM, che avrebbero coinvolta l’intera città. Sono stato lungo e molto ci sarebbe ancora da dire sperando che spariti i roboanti toni da campagna elettorale ci si confronti e non per recriminare ma per costruire”.

Foto: RietiLife ©

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