Centrale biogas, l’Unione dei Comuni della bassa Sabina chiede chiarimenti al sindaco di Ponzano Romano

(pa. gio.) Raccogliendo le istanze dei tanti cittadini, e dei rispettivi amministratori del territorio, che nei giorni scorsi hanno manifestato perplessità, dubbi, quando non addirittura preoccupazioni, sul progetto di realizzazione della centrale a biogas che la Sogliano Ambiente intende realizzare dall’altra parte del Tevere, nel territorio del Comune di Ponzano Romano, il presidente dell’Unione dei Comuni della Bassa Sabina Franco Gilardi chiede in merito chiarimenti al collega primo cittadino del borgo situato sull’altra sponda del fiume, Enzo De Santis.

E lo fa a nome dei 7 Comuni principalmente interessati dalla vicenda, per un bacino territoriale (e umano) di quasi 30mila residenti della provincia di Rieti. “In qualità di presidente dell’Unione dei Comuni della Bassa Sabina, per nome e per conto dei sindaci che qui rappresento, Giancarlo Micarelli (Poggio Mirteto), Antimo Grilli (Montopoli di Sabina), Gisella Petrocchi (Salisano), Paolo Rinalduzzi (Cantalupo), Marco Cortella (Forano), Miranda Glandarelli (Tarano), Michele Concezzi (Torri in Sabina) e Franco Gilardi (Stimigliano), chiedo chiarimenti in merito alla costruenda centrale a biometano in località Brecceto, nel Comune di Ponzano Romano, prodotto dalla lavorazione di ingenti quantità di rifiuti organici – scrive nella missiva il presidente dell’Unione della Bassa Sabina – Siamo francamente stanchi di subire scelte autonome e cogenti per il futuro del nostro territorio, vedasi l’outlet Soratte realizzato nel Comune di Sant’Oreste (sempre in provincia di Roma, di fianco a Ponzano, ma di fatto vicinissimo al Comune di Stimigliano, con cui “condivide” il casello autostradale sull’Autosole, ndr), che ha prodotto una grave crisi economica ai piccoli esercizi commerciali, costringendoli ad un processo irreversibile, ovvero alla chiusura dell’attività. Considerata la particolarità dell’infrastruttura, questa volta prima di far scrivere un’altra pagina indelebile nella storia della Sabina, vogliamo con largo anticipo conoscerne la trama”.

“Le istituzioni menzionate in questa nota – prosegue Gilardi – rappresentano circa 25mila abitanti della provincia di Rieti, ai quali devono garantire in primis il diritto alla salute, a cui Lei avrà sicuramente già pensato”.

“Pertanto – si legge ancora nella nota dell’Unione dei Comuni – prima di intraprendere qualsiasi azione politica o amministrativa, qualora ce ne fossero motivazioni valide, invitiamo il sindaco De Santis a fornire documentazione idonea a garantire la pubblica incolumità”.

Foto: (archivio) RietiLife ©

 

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