“Olio Sabina Dop eccellenza da salvaguardare”: la commissione parlamentare anticontraffazione in Sabina

(di Paolo Giomi) Il Consorzio Sabina Dop riceve il plauso della Commissione Parlamentare d’inchiesta sulla contraffazione e della pirateria commerciale per il sistema di tracciabilità, riconoscibilità ed etichettatura del sistema Sabina Dop, sempre più marchio di riferimento delle terre d’olio d’oliva reatine e romane su scala nazionale.

Stamattina i parlamentari della commissione presieduta dall’onorevole Mario Catania, già Ministro dell’Agricoltura nel Governo Monti, hanno preso parte ad un convegno organizzato dal Consorzio Sabina Dop nei locali dell’Università Agraria di Corese Terra. Non prima di visitare l’olivo secolare di Canneto, il simbolo di una terra che affonda le radici della sua storia millenaria nel cuore della produzione e della coltivazione dell’olio d’oliva.

Ai lavori del convegno hanno partecipato, tra gli altri ospiti, anche il sindaco di Fara Sabina Davide Basilicata e l’assessore all’agricoltura Marco Marinangeli, il deputato socialista Oreste Pastorelli e l’ex consigliere regionale Mario Perilli, che è stato presidente della commissione agricoltura alla Pisana.

Il presidente del Consorzio Sabina Dop, Stefano Petrucci, ha chiesto ai parlamentari della Commissione di farsi promotori di una vera e propria “missione”, quella di chiedere alle istituzioni europee un ammodernamento del quadro normativo sulle certificazioni delle denominazioni d’origine, che vada in favore delle realtà piccole e medie, dove viene conservato il cuore pulsante della qualità agroalimentare Made in Italy. Anche il sindaco Basilicata ha posto al centro del dibattito la questione delle normative comunitarie, puntando poi su un vettore promozionale importante per la denominazione Sabina, quale può essere l’arrivo del colosso del commercio online Amazon sul territorio farense.

“Conosco bene il territorio in cui il Consorzio svolge la propria attività, e sono perfettamente a conoscenza della difficoltà che ogni giorno deve affrontare per mantenere alto il livello di qualità del suo prodotto, vera e propria eccellenza della Sabina – ha detto il deputato sabino Oreste Pastorelli – le tecniche di contraffazione agroalimentari, come purtroppo raccontano le cronache di tutti i giorni, sono sempre più numerose e più sofisticate. L’obiettivo comune deve essere quello di raggiungere un sistema idoneo di tracciabilità delle materie prime e l’obbligo di etichettatura dei prodotti. Solo così, infatti, sarà possibile contrastare le frodi. Da parte della commissione, che ringrazio per la disponibilità che ha dimostrato, ci sarà sempre massima attenzione affinché fiori all’occhiello dell’agroalimentare italiano come l’Olio Sabino Dop vengano salvaguardati”.

“La tracciabilità e l’etichettatura dei prodotti agroalimentari sono elementi cruciali per garantire ai consumatori prodotti di prima qualità e tutelare il made in Italy – ha aggiunto il presidente della Commissione Mario Catania – per questo motivo, nell’ambito delle proprie attività la Commissione parlamentare di inchiesta sui fenomeni della contraffazione, della pirateria in campo commerciale e del commercio abusivo che presiedo ha incontrato i rappresentanti del Consorzio dell’olio Sabina Dop. Le best practices possono essere di aiuto per tutti gli operatori del settore agroalimentare per migliorare sempre e comprendere e superare le difficoltà che il fenomeno della contraffazione ogni giorno ci pone davanti”. Foto: GIOMI ©

 

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