Raoul Bova, Rieti nel cuore: dal 24 agosto all’omaggio a Sanremo, cinque mesi di impegno

(di Matteo Carrozzoni) Svegliato dal terremoto nella sua casa di Varco Sabino quel terribile 24 agosto, l’attore Raoul Bova, che da anni ha scelto la nostra terra come casa d’adozione, ha alzato il telefono e chiamato gli amici storici con voce concitata: “dobbiamo fare qualcosa!”. Ha fatto tantissimo. A tal punto che il Consiglio comunale di Rieti ha deliberato ieri il conferimento della cittadinanza onoraria. E Raoul Bova ha “ringraziato” dal Festival di Sanremo – dove era ospite d’eccezione – citando l’impegno di Rieti nella raccolta fondi per la ricostruzione.

Quelle dell’attore romano non erano solo parole dettate dal coinvolgimento emotivo del momento, infatti nell’arco di questi mesi Raoul Bova di cose ne ha fatte tante, spendendosi in prima persona per aiutare i territori colpiti dal sisma.

Coinvolgendo un gruppo di amici reatini ha dato vita all’associazione Io Ci Sono Onlus ed al Progetto Sorriso, con l’obiettivo di realizzare tre centri polifunzionali che permettano ai cittadini di Amatrice, Accumoli ed Arquata del Tronto di avere presto a disposizione dei centri di aggregazione dove tornare ad essere comunità. Nell’ambito di questo progetto, con l’associazione Io Ci Sono ha organizzato una partita di beneficienza tra Nazionale Cantanti e Protezione Civile, riempiendo lo stadio Manlio Scopigno, grazie ad un’incredibile risposta della cittadinanza reatina e coinvolgendo un gran numero di artisti.

Un cast eccezionale del calibro di Edoardo Leo, Ambra Angiolini, Marco Bocci e Neri Marcorè, Giusy Ferreri, J-Ax, Lorenzo Fragola, Fabio Rovazzi , “Il Volo”, Luca Barbarossa, Paolo Belli, Enrico Ruggeri, Moreno, Rocco Hunt, Paolo Vallesi, Niccolò Fabi, Davide dei Subsonica, Diego Dominguez, Mogol, Francesco Gabbani, Antonio Mezzanciella e Pierdavide Carone. Per promuovere l’evento Raoul è sceso in piazza incontrando i reatini nei centri commerciali, venendo letteralmente assaltato dalla folla e sottoponendosi a tour de force sfiancanti, pur di far conoscere l’operazione di beneficenza che si stava portando avanti.

Nell’incredibile cornice dello stadio amarantoceleste stracolmo, Raoul è poi sceso in campo giocando con la grinta di un vero campione, opponendosi in porta al capo del dipartimento di protezione civile Fabrizio Curcio e al vescovo Domenico Pompili, in una giornata che sarà ricordata a lungo tra gli eventi che hanno avuto luogo in città.

A distanza di pochi giorni, ha messo in piedi un altro evento di grandissima rilevanza, con l’amico Andrea Bocelli, che ha cantato tra le macerie di Amatrice l’Ave Maria di Shubert mentre lui recitava il Cantico delle Creature, in un’atmosfera di grande coinvolgimento.

Ma il suo impegno non si è “limitato” a questo. Raoul Bova è rimasto a darsi da fare per il progetto fino all’incontro decisivo alla Dicomac, dove è riuscito ad ottenere dal presidente della Croce Rossa Italiana Francesco Rocca la promessa di copertura finanziaria del progetto oltre i fondi raccolti.

Questo impegno gli è stato ampliamente riconosciuto dalla città di Rieti ed il Consiglio Comunale, su proposta del presidente Gian Piero Marroni gli conferirà la cittadinanza onoraria in una cerimonia che si terrà a breve.

Ieri sera, ospite al Festival di Sanremo, dal palcoscenico del teatro Ariston ed in diretta tv, Raul Bova ha voluto ringraziare la città di Rieti, lodandola per la sua pronta risposta nel sostenere le popolazioni del proprio territorio colpite dai tragici eventi ed ufficializzando la realizzazione del Progetto Sorriso, che a breve vedrà l‘inizio dei lavori ad Amatrice e poi a seguire ad Accumoli ed Arquata.

In poco più di cinque mesi ha così realizzato qualcosa di impensabile, mostrandoci che lo stereotipo di star che vive in un mondo dorato, fuori dalla realtà, a lui non si può certo applicare ma soprattutto che il suo amore verso il nostro territorio sia vero, forte ed incondizionato e per questo non possiamo che essere orgogliosi ed onorati di averlo come concittadino.

Foto: RietiLife ©

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