Testimoni di Geova italiani preoccupati per la situazione di 180mila fedeli in Russia

È prevista per il prossimo 16 gennaio l’udienza definitiva che deciderà se proscrivere il culto dei Testimoni di Geova in tutta la Russia, con la conseguente chiusura del loro Centro Amministrativo e la confisca di tutte le loro proprietà da parte dello Stato: essendo affiliate al Centro, tutte le associazioni religiose dei Testimoni di Geova potrebbero non avere più ragione di esistere. Si tratta di 406 associazioni religiose locali (enti giuridici) e di oltre 2.500 congregazioni. Come risultato, i quasi 180 mila testimoni di tutta la Russia  perderebbero i loro luoghi di culto: in definitiva la chiusura del Centro Amministrativo priverebbe tutti i Testimoni del diritto di praticare la loro fede.

Già lo scorso 2 marzo, l’Ufficio del Procuratore Generale della Federazione Russa aveva diffidato formalmente  i Testimoni di Geova per presunte attività “estremiste”. Un atto che legittima una lunga serie di vessazioni. Da più di anno, infatti, la libertà di religione dei Testimoni di Geova in Russia è compromessa: divieto di importazione e distribuzione delle pubblicazioni (compresa la Bibbia), oscuramento del sito ufficiale jw.org, creazione di false prove d’accusa sono solo alcune delle azioni governative mosse a loro danno.

Nelle ultime settimane, una quarantina di autorevoli studiosi si sono espressi su questa vicenda che coinvolge non solo i Testimoni di Geova ma anche altre confessioni religiose pacifiche in tutto il mondo. Di seguito, alcune delle loro dichiarazioni.

“Sinceramente una decisione del genere [dichiarare “estremisti” i Testimoni di Geova e metterli al bando, ndr] mi sembra veramente ‘fuori misura’. Specie in un momento drammatico come questo, nel quale dovrebbe essere evidente chi e cosa sono i veri estremisti. Quello dei Testimoni di Geova è un movimento che produce pace; il loro pensiero e la loro realtà sono assolutamente non violenti” – Dott. Giampiero Leo (vicepresidente del Comitato per i Diritti Umani del Consiglio Regionale del Piemonte)

“Come attestato da ricerche indipendenti di storia e scienze sociali, i Testimoni di Geova godono di un’ottima reputazione decisamente meritata, perché insegnano ad essere cittadini rispettosi della legge, non violenti e leali, e perché contribuiscono in vari modi alla crescita, alla coesione e alla prosperità della società. La loro libertà è una risorsa preziosa nella lotta all’estremismo, in Russia e non solo”.

– Dott. Marco Ventura (direttore del Centro per le Scienze religiose della Fondazione Bruno Kessler; ricercatore associato del centro Droit, religion, entreprise et societé (DRES) dell’Università di Strasburgo)

“Se affermare che una religione dice il vero fosse ‘estremistico’, allora la maggioranza dei fedeli sarebbe colpevole”.

– Dott. William Cavanaugh (docente di cattolicesimo, direttore, Center for World Catholicism and Intercultural Theology, DePaul University – USA)

Per ulteriori approfondimenti sulla vicenda in relazione ad opinioni espresse da studiosi non Testimoni, si può vedere QUI.

Foto (archivio) RietiLife ©

 

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1 Commento

  1. FRANCESCO SAVERIO PASQUETTI