Confindustria pronta a far rialzare imprese e territori colpiti dal sisma: “Porteremo imprenditori ad Accumoli”

(r.l.) L’impresa che rinasce grazie all’impresa. Visita questa mattina del presidente della Piccola Industria di Confindustria, Alberto Baban, che insieme ad altri esponenti di Confindustria ha voluto vedere la situazione nelle zone colpite dal sisma, in particolare ad Accumoli. La visita poi è proseguita nelle Marche e sempre nelle zone duramente messe alla prova dal terremoto. L’iniziativa è volta ad iniziare il progetto voluto dalla Piccola Industria per supportare territori e imprese in caso di emergenza. Per la Piccola Industria di Confindustria c’è stata anche l’occasione per sostenere i bambini, con la consegna ad Accumoli di materiali ludico-didattici e capi di abbigliamento.

Alberto Baban e gli esponenti di Confindustria – tra cui il presidente della Piccola Industria di Rieti e delegato del Lazio della Pge, Francesco Fuggetta – hanno incontrato il sindaco di Accumoli e visitato il salumificio Sa.No. LEGGI E GUARDA LE FOTO, accolti da Gianfranco Castelli. Ad Accumoli Petrucci ha dettato i tempi (e i costi) della ricostruzione.

La visita è propedeutica all’applicazione del Programma Gestione Emergenze, un progetto speciale di Confindustria volto a creare un sistema di coordinamento strutturale tra aziende e istituzioni per sostenere i territori coinvolti in situazioni di emergenza. La sinergia si pone obiettivi concreti ed è pensata sia per la gestione delle emergenze sia per la prevenzione dei rischi.

Tutto nasce da un’esperienza del Comitato Piccola Industria di Confindustria Fermo che nel 2012 ha risposto a una richiesta del gruppo volontari Protezione Civile dell’Unione Comuni Valdaso all’indomani del terremoto in Emilia Romagna. In quella occasione si è attivata una collaborazione virtuosa e dai risultati tangibili che ha spinto il Comitato regionale Piccola Industria delle Marche a estendere il progetto a livello nazionale, curandone il coordinamento.

Gli ambiti di azione previsti dal PGE sono quattro: supporto imprese, supporto popolazione, assistenza post-emergenza, prevenzione – articolata in attività di formazione, sensibilizzazione e informazione in materia di rischi. Alla base del progetto c’è la volontà di creare una rete efficiente e solidale, una sorta di mutuo “disaster ricovery” tra aziende che consenta alle imprese colpite di riprendere, il prima possibile l’attività. L’iniziativa vuole essere anche una testimonianza di vicinanza al territorio da parte delle pmi.

La presenza capillare in tutto il territorio nazionale e la forza produttiva delle imprese consentono di valorizzare al meglio il network del sistema Confindustria per rispondere efficacemente alle esigenze delle imprese e delle popolazioni colpite da calamità. Obiettivo del PGE è infatti quello di intervenire con ciò che serve, dove serve, quando serve. A seguito dell’evento sismico che ha colpito l’Italia Centrale è stata sperimentata per la prima volta la macchina dell’intervento del sistema Confindustria che si è attivata tempestivamente sui territori in sinergia con la Protezione Civile. Più di 200 sono le aziende associate che hanno risposto con entusiasmo e grande generosità donando merci e prodotti e fornendo servizi in risposta alle necessità emerse per un valore complessivo di oltre 1 milione e mezzo di euro compresi i progetti in fase di realizzazione.

La collaborazione tra Confindustria e Protezione Civile sarà consolidata e formalizzata il 7 dicembre con la firma di un protocollo d’intesa tra il presidente della Piccola Industria di Confindustria, Alberto Baban, e il capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio. L’obiettivo è quello di lavorare insieme per sviluppare un programma di azioni comuni per far crescere e diffondere una cultura della prevenzione e di risposta operativa all’emergenza che coinvolga attivamente collettività, cittadini e imprese. Tutte le info sul progetto sono disponibili sul sito dedicato www.confindustriapge.it.

Foto: Emiliano GRILLOTTI ©

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