I genitori della Minervini-Sisti scrivono a sindaco e preside: “Ecco cosa vogliamo per la sicurezza dei nostri figli”

I genitori dei ragazzi e delle ragazze che vanno a scuola alla Sisti hanno diramato una lista di richieste a sindaco e dirigente scolastica in merito ai lavori programmati sull’istituto e alla sicurezza della popolazione scolastica.

“Il clima di angoscia diffusasi nella nostra comunità a seguito dei tragici ultimi eventi sismici – scrivono i genitori – ha avuto come conseguenza negativa un atteggiamento divergente, circa le azioni da porre in essere, tra la pubblica amministrazione da una parte e i genitori e gli studenti che frequentano l’istituto dall’altra. Appare quanto mai doveroso e produttivo ricomporre la questione ad un dialogo costruttivo tra tutte le componenti, che abbia come unico obiettivo la creazione di un ambiente sociale di massima serenità”.

“Siamo convinti -continuano i genitori della Minervini-Sisti – che si possa intraprendere un tale percorso partendo dalla condivisione e dall’analisi di informazioni specifiche, complete, corrette ed esaustive, per raggiungere la conoscenza, la consapevolezza e l’individuazione dei rischi potenziali che, in questo specifico caso, i nostri figli e tutto il personale dell’Istituto dovranno sostenere, elaborare ed evitare, per quanto possibile, sia durante le fasi di cantiere che in futuro, durante una probabile emergenza. Riteniamo necessario eliminare preventivamente le conseguenze negative derivanti dall’utilizzo incontrollato di fonti non verificate e interpretazioni errate di informazioni tecniche stralciate dal contesto che le ha prodotte, fattori che secondo noi hanno contribuito alla creazione della condizione attuale del sentimento diffuso di insicurezza”.

“Nel ritenere che i principi sopraesposti siano condivisibili e comuni – aggiungono i genitori – chiediamo che nello specifico caso del progetto di miglioramento sismico dell’Istituto B. Sisti il percorso formativo descritto inizi con:

1. Condivisione del progetto di miglioramento sismico del tetto; in particolare degli elaborati tecnici del Piano di Sicurezza e Coordinamento e del Cronoprogramma dei lavori, in funzione dei potenziali rischi e delle esposizioni a sostanze potenzialmente pericolose a cui i fruitori dell’edificio saranno soggetti durante tutta la durata dei lavori;
2. Valutazione della vulnerabilità sismica dell’edificio B. Sisti di progetto ed effettivamente conseguita a seguito dei lavori di miglioramento sismico del tetto;
3. Analisi delle interferenze delle infrastrutture di cantiere (ponteggio, recinzione, macchinari), nei confronti di una eventuale evacuazione di emergenza della scuola durante i lavori;
4. Si chiede inoltre una formazione e un aggiornamento continuo del personale docente e non docente dell’istituto,in riferimento e ai sensi del D.Lgs 81/08 e per una corretta gestione di una potenziale emergenza sisma.

Rispetto al punto 3 riteniamo opportuno che gli studenti siano instradati verso un percorso formativo reale della gestione del rischio e delle emergenze e che siano implementate frequenti prove di evacuazione collettive, in modo da addestrare tutti gli interessati oltre che verificare quali siano gli elementi migliorativi da inserire nel piano di evacuazione del complesso”.

Foto (archivio) RietiLife ©