Incidente aereo del ’55, la “Saletta dei Ricordi” di Cantalice si sposterà a Terminillo / Nello schianto morì Miss Italia

(di Sabrina Vecchi) “Un popolo senza memoria e? un popolo senza futuro”, scrisse Luis Sepúlveda. È secondo questo principio, oltre che facendo leva sulla voglia di raccontare e raccontarsi, ed attraverso un minuzioso lavoro di ricerca delle fonti che ha preso vita nel 2014 la “Saletta dei ricordi“, ideata e realizzata nel centro storico di Cantalice da Antonio Tavani.

LA STORIA
Il 13 febbraio 1955 alle ore 19.53 il DC-6 Douglas della compagnia aerea belga Sabena, decollato da Bruxelles in direzione dello scalo di Roma Ciampino, dopo aver comunicato problemi di rotta alla torre di controllo, si schianta sulle pendici del monte Terminillo, nel territorio del comune di Cantalice. Sono 29 le persone a bordo tra cui alcuni bambini, nessun sopravvissuto. I cittadini cantaliciani dell’epoca parteciparono attivamente alle ricerche, fornendo anche un fondamentale supporto logistico ai soccorritori aiutati ad orientarsi sulle montagne gelide ed innevate. A bordo del velivolo c’erano tra gli altri la Miss Italia ed attrice Marcella Mariani e la missionaria Yvonne Poncelet, a cui oggi fanno capo organizzazione umanitarie presenti in tutto il mondo. Faticosissimo il recupero delle salme e del relitto sepolti dalle nevi, enorme la commozione che suscitò la vicenda nella comunità locale e nell’Italia intera. La triste vicenda della splendida “Miss nel ghiaccio”, già musa di Visconti, il cui corpo fu rinvenuto quasi intatto con gli occhi azzurri aperti impressionò l’opinione pubblica e suscitò compassione nella gente sabina che contribuì a confezionare un abito bianco per le esequie della reginetta che si tennero qualche giorno dopo nella Cattedrale di Santa Maria di Rieti.

IL PROGETTO PER IL TERMINILLO

La “Saletta dei ricordi” di Cantalice contiene oggi un pezzo di quella storia, ricostruita tramite una rara collezione di resti appartenuti al DC-6, oggetti vintage della compagnia aerea Sabena e ricordi legati alle personalità decedute nell’impatto. Il museo, attraverso l’interessamento del sindaco di Rieti Simone Petrangeli che nella mattinata di sabato ha visitato la struttura, ora potrà essere dislocato ed ampliato nei locali comunali sul Monte Terminillo, luogo della strage. Ciò consentirà l’accesso ad una fascia di pubblico più ampia e trasversale, ed entrerà a far parte del progetto di rilancio storico culturale della montagna reatina. “Stiamo cercando di individuare lo spazio più adatto per accogliere sul Terminillo questo splendido patrimonio di pezzi storici”, – ha detto il sindaco – “in modo da renderlo in tempi brevi fruibile al maggior numero di turisti e cittadini come testimonianza storica ed attrattiva”.

LE INIZIATIVE CORRELATE

L’idea è quella di integrare il museo arricchendolo con proiezioni dinamiche e filmati originali dell’epoca forniti dall’Istituto Luce, nonché unendo i patrocini dei comuni interessati e la collaborazione di associazioni culturali ed ambientali. La mostra verrebbe inoltre corredata dalla tabellazione dei sentieri che conducono fino alla Costa dei Cavalli, luogo del disastro dove è posto il cippo commemorativo, e da varie iniziative atte a ricostruire la tragedia grazie all’ausilio di personalità aeronautiche, storiche e scientifiche. Il tutto si unirebbe al progetto di rilancio dell’immagine culturale e cinematografica dell’epoca d’oro del Monte Terminillo, già avviata quest’anno dalla prima edizione del Terminillo Film Festival. Punto cardine della proposta del comune di Rieti, l’inoltrata richiesta di patrocinio della mostra permanente all’indirizzo del Torino F.C. La sciagura del DC-6 Sabena fu infatti definita la “Superga reatina” a causa delle numerose analogie con il disastro aereo che nel 1949 sterminò l’intera squadra del Grande Torino. L’allestimento sulla montagna reatina potrebbe vedere la luce già nel dicembre 2016.

Foto: Gianluca VANNICELLI/Agenzia PRIMO PIANO ©

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