I TESORI SOTTERRANEI DELLA SABINA APERTI AL PUBBLICO. DI LORETO: “UN ENORME MUSEO”

È stato presentato a Poggio Mirteto il nuovo progetto per valorizzare le meraviglie sabine. Hanno partecipato i delegati al turismo dei comuni di Salisano, Stimigliano, Cantalupo, Poggio Mirteto, Montopoli, Tarano, Magliano Sabina e Toffia, coinvolti nel progetto Sabina Sotterranea, e Cristiano Ranieri archeologo e presidente del Gruppo Speleo Archeologico Vespertilio, nonché vicesindaco di Salisano, che da oltre vent’anni si sta occupando dello studio di tutti gli ipogei sabini presenti sul territorio.

La nostra terra è ricca di tesori sotterranei, bellezze archeologiche millenarie: a Stimigliano si trova un acquedotto sotterraneo di epoca arcaica perfettamente conservato e ancora attivo; a Montopoli di Sabina la Grotta della Santaccia e Grotta Pinte, luoghi di culto in epoche remote; a Poggio Mirteto i resti di numerosi acquedotti sotterranei di epoca romana, tra cui quello dei Bagni di Lucilla, e il Fontanone; a Cantalupo un imponente pozzo-cisterna di epoca medievale profondo quasi 40 metri.

Grazie al progetto Sabina Sotterranea tutto questo enorme museo di cui quai tutti ignoravano l’esistenza, sarà aperto al pubblico, sia per i cittadini che per la promozione e valorizzazione turistica del territorio.

“Queste meraviglie valgono davvero tutto il nostro impegno perché costituiscono un enorme museo sotterraneo – commenta l’Assessore dell’Unione dei Comuni Bassa Sabina con delega al turismo, Ilario Di Loreto  L’acquedotto di fonte Cantaro di Stimigliano è già stato reso visitabile al pubblico con grande successo di partecipazione e presto lo diventeranno anche altri siti. Inoltre sarà realizzata anche una guida cartacea con testi, informazioni tecniche e storiche e foto. Invitiamo i comuni che intendano unirsi a questo progetto a contattarci”.

Foto: Unione dei Comuni Sabina ©

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