BASKET, IL DAY AFTER. NUNZI AMAREGGIATO: “BENE PER 38 MINUTI, POI STANCHI”

Le analisi dei tecnici di Rieti e Agrigento dopo la sfida vinta al PalaSojourner dai siciliani per 71-59.

GUARDA LE FOTO E LEGGI LA CRONACA (di Roberto Pentuzzi)

Coach Franco Ciani (Agrigento): “E’ stata una gara molto intensa e combattuta in punta di fioretto, per entrambe le squadre si trattava della terza partita in sette giorni, con i viaggi di mezzo per noi abbastanza penalizzanti sotto il profilo delle energie. La partita ha preso la sua piega definitiva solo ad un minuto e cinquanta dalla fine e questo testimonia il valore delle due compagini che sono entrambe in buone condizioni generali. Entrambe le squadre, per stanchezza, hanno commesso qualche errore banale. E’ stata una partita dura ed anche fisica, ma sempre estremamente corretta e bisogna darne merito a tutti e venti i giocatori. In una partita equilibrata ed intensa la dea bendata può aver avuto una incidenza, soprattutto sotto il profilo emotivo”.

Coach Luciano Nunzi: “Dobbiamo imparare da squadre così come si gioca negli ultimi minuti: ci si continua a passare la palla e a punire gli errori degli avversari che invece in questo sono stati cinici e freddi. Siamo arrivati stanchi in fondo. La partita è stata tosta soprattutto nel secondo tempo, mentre nel primo tempo abbiamo giocato troppo soft. Dovevamo cercare di mettere un po’ più di stanchezza sopra ai loro giocatori migliori, invece abbiamo innalzato l’intensità della partita troppo tardi e loro non sono arrivati in fondo stanchi, ma lucidi, non hanno mai perso la testa. Sono amareggiato per il risultato, ma soddisfatto per quello che abbiamo fatto nei primi 38 minuti. Non pensavamo di poter fare un boccone di Agrigento che è una signora squadra, completa in tutti i reparti, che lo scorso anno ha sfiorato la promozione in Serie A1 ed ha cambiato pochissimo. Ci è mancato qualcosa. Devo essere sincero: ci sono stati alcuni episodi che nel momento importante della partita ci hanno girato contro, ma questo nello sport ci può stare”.

Foto: Emiliano GRILLOTTI ©

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