CGIL: “RITARDI NEL PAGAMENTO DEGLI STIPENDI AL CONSORZIO EURO2000”

Il segretario della Flai Cgil di Rieti, Antonio Polidori, denuncia un ritardo nei pagamenti degli stipendi al Consorzio Euro2000, che opera all’interno dello stabilimento Inalca di Rieti, oltreché a Modena e a Lodi.

Più di mille dipendenti e/o soci lavoratori della cooperativa Euro2000 sono senza stipendio, scadenze, bollette, rate etc etc possono aspettare – scrive Polidori in una nota – L’aspetto incredibile e sospetto di questa vicenda è che l’Inalca non soffre particolarmente la crisi generale, che lo stabilimento di Rieti dopo le vicissitudini dello scorso decennio sembra aver trovato un buon equilibrio, che gli ordinativi ed i volumi negli ultimi tre anni sono in costante crescita”.

“Ai dipendenti diretti Inalca, dipendenti e soci del Consorzio Euro2000, consorzio che da oltre quindici anni opera nel settore delle carni, qui a Rieti, viene applicato il Contratto Collettivo Nazionale, non ci sono lavoratori in nero come in altre realtà, c’è la rappresentanza sindacale. Eppure inspiegabilmente al 15 di maggio gli stipendi non sono arrivati, e le famiglie dei dipendenti del consorzio Euro2000 arrancano”

Abbiamo chiesto spiegazioni alla proprietà e ad Euro2000, abbiamo allertato le strutture di categoria nazionali, e mercoledì 27 maggio ci sarà un primo incontro (a livello nazionale) per cercare di chiarire la vicenda, chiarimenti e risposte che al momento non abbiamo. Vicenda che rimane inspiegabile, imprevedibile, e si colloca nel periodo di maggior impegno produttivo da parte della fabbrica e dei lavoratori, con tonnellate di carne nei frigoriferi che devono essere lavorate, a cui, nonostante la rabbia e l’incredulità, i lavoratori stanno rispondendo con un alto senso di responsabilità, non il blocco immediato, come sarebbe normale, ma garantendo il deflusso vitale delle merci, lavorando, adelante con juicio, per difendere il lavoro e lo stipendio. Esattamente il contrario di quanto sta dimostrando Inalca ed Euro2000″.

“Per questo si trovi nel giro di poche ore una soluzione per pagare gli stipendi, ci sarà poi tempo per capire perché e come è nata questa incredibile vicenda. E ovvio che in caso di risposte che non arrivano la tensione è destinata a crescere, e con essa le conseguenze del caso, della qual cosa, qui a Rieti ed in Italia non credo si senta un particolare bisogno. Ed è altrettanto chiaro che Inalca dovrà risponderne”. Foto: RietiLife ©

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