SCHNEIDER, MERCOLEDI PROTESTA A ROMA AL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

Le lavoratrici e i lavoratori della Schneider di Rieti, mercoledì 12 novembre, manifesteranno sotto la sede del Ministero dello Sviluppo Economico per protestare “contro il silenzio imbarazzante e devastante in cui, sia l’azienda che lo stesso ministero, si sono chiusi”. Lo affermano le segreterie di Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil di Rieti. “Gli accordi sottoscritti in sede istituzionale, a seguito dell’annunciata chiusura dello stabilimento da parte della multinazionale francese, prevedevano la ricerca da parte della Schneider di una soluzione industriale, con un nuovo soggetto in grado di subentrare nelle attività, portandone anche di proprie. Nello stesso tempo prevedevano anche un monitoraggio costante della situazione, considerata la grande preoccupazione dei lavoratori che, in un territorio devastato dalla crisi come quello reatino, non vedono nessuna possibilità di reimpiego. Poiché ad oggi – aggiungono i sindacati – nessuna notizia trapela sulla possibilità di ripresa delle attività e, malgrado gli incontri richiesti al ministero come da accordi, ad oltre un mese dalla richiesta ancora non è previsto nessun incontro in sede istituzionale; i lavoratori sono costretti ancora una volta a protestare contro questa situazione. Non solo una multinazionale chiude uno stabilimento mettendo in grandissima difficoltà circa 200 famiglie ma il ministero, che dovrebbe accompagnare i lavoratori in questo difficile processo di re industrializzazione, non convoca il tavolo per discuterne e verificare la situazione. Per quanto sopra e per rivendicare la ripresa urgente del confronto e il rispetto da parte dello stesso ministero degli impegni assunti, le lavoratrici e i lavoratori manifesteranno sotto la sede di via Molise a Roma dalle ore 10,00 del 12 novembre. Le lavoratrici e i lavoratori della Schneider non chiedono nulla di più di poter lavorare così come previsto nelle intese sottoscritte, il silenzio è, ancor più l’attesa indefinita per eventuali soluzioni, non se le possono permettere!” Foto: RietiLife ©

 

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