VIA VAZIA, UNITI PER RIETI: “CITTÀ AMMINISTRATA DA UN MANIPOLO DI INCOMPETENTI”

Continua la polemica attorno a via Vazia ed al cambio di senso di marcia. Ad intervenire sono i consiglieri d’opposizione del gruppo “Uniti per Rieti”, Sonia Cascioli, Andrea Sebastiani e David Festuccia. «Fino ad oggi, quantomeno per la sua signorilità, nella giunta Petrangeli non lo abbiamo considerato degno di questo gruppo improbabile di impresentabili assessori. Certo che leggendo le dichiarazioni rilasciate al riguardo del cambio del senso di marcia di via Vazia non riusciamo a comprendere come si possa continuare a dire tutto ed, esattamente un momento dopo, il contrario di tutto. Il 29 settembre scorso l’ufficio stampa del Comune ha licenziato una nota che recita: “L’assessorato alla Viabilità, di concerto con il Comando della Polizia Municipale e su sollecitazione dei residenti attraverso una corposa raccolta di firme, ha deciso di modificare il senso di marcia di Via Vazia principalmente per migliorare le condizioni di sicurezza nella zona oggetto dell’intervento. Dunque dal 1° ottobre si darà corso ai lavori di ripristino della segnaletica stradale per invertire il senso di marcia consentendolo da Via De Gasperi in direzione Rieti. La nuova viabilità farà sì che la stessa strada sia prevalentemente utilizzata dal traffico locale per evitare l’impianto semaforico di Via del Terminillo incrocio Via De Gasperi”. Come si fa, a distanza di soli 5 giorni a dichiarare che “non è stata la raccolta di firme a spingerci a cambiare il senso di via Vazia. Quel provvedimento lo avevamo già in mente”. Certo si capisce che una volta smascherati non si poteva continuare a sostenere la tesi della condivisione delle decisioni adottate, considerato che sono state decine le testimonianze di famiglie residenti che non hanno mai sentito parlare di questa petizione. Il problema, ovviamente, non è il senso di marcia di via Vazia: il problema per questa città è avere a che fare con un manipolo di incompetenti, sprovveduti della pubblica amministrazione, che tentano disperatamente di far credere quanto meno di condividere le loro iniziative. Dopo il Parco Giochi che non c’è e la trasparenza pelosa di una sinistra imbarazzante, non poteva certo mancare la petizione fantasma!». Foto (archivio) RietiLife ©

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