IL SENSO DI PASOLINI PER IL CALCIO: DOMANI AL FASSINI LA PARTITA-EVENTO CON 150 FIGURANTI

(dal Messaggero di Rieti, di Nazareno Orlandi) Citazioni da opere celebri come Mamma Roma, Accattone, Comizi D’Amore. Storie vere di periferie, emarginati, ragazzi di vita, prostitute. Il genio visionario e precursore di Pier Paolo Pasolini irrompe al Fassini con 150 figuranti, Giorgio Barberio Corsetti porta in scena “l’ultima rappresentazione sacra che esiste nella nostra epoca”. Per la prima volta in Italia, “e forse anche al mondo” precisano i registi, per la prima volta una partita di calcio, un vero match undici contro undici con tanto di arbitro-attore e portiere che reciterà al momento di un gol (il cantaliciano Gabriele Giacchi) si intreccia con gli interventi poetici di attori, majorettes, musicisti, ultras. Stralci dei grandi classici di “PPP”, tra giochi di luce e immagini proiettate. Novanta minuti di spettacolo che hanno già richiamato l’attenzione della grande stampa nazionale – domani sera alle 20.30, ingresso gratuito, ci sarà anche RaiNews24 – presentati ieri al Fassini dal registra Corsetti, accompagnato dagli assistenti Roberto Rustioni, Fabio Cherstich e Roberto Aldorasi. “Il calcio non è solo sport ma anche un atto poetico – ricorda Corsetti – Pasolini diceva che non c’è miglior poeta di un capocannoniere. Con il nostro spettacolo la poesia di Pasolini potrà arrivare a tante persone che non la conoscono. Le irruzioni teatrali durante la partita racconteranno un universo parallelo, il mondo perduto di Pasolini. Era un profeta, sapeva leggere le trasformazioni della nostra società. Sarà uno spettacolo anche musicale. Ascoltando Pasolini viene voglia di amare questo paese”. Pasolini e il calcio, un rapporto viscerale: “Era un tifoso del Bologna degli anni ’30-’40 – ricorda Rustioni – Quando poteva, andava allo stadio a seguire la sua squadra. Giocava, era un’ala molto forte, militava in formazioni universitarie. Era anche nella nazionale dello spettacolo che negli anni ’60-’70 organizzava partite di beneficenza. Pasolini il calcio lo viveva da dentro”. A confrontarsi saranno il Cantalice e l’Alba Sant’Elia, squadre scelte perché legate al Cammino di Francesco, fulcro intorno al quale ruotano gli eventi del progetto Abc della Regione Lazio. “Un’onore per noi partecipare, sarà emozionante e ci stiamo mettendo impegno”, dicono in coro Marco Ciogli e Antonio Tavani per Cantalice e Marco Ianni per l’Alba. L’appello a partecipare è dal sindaco Petrangeli e dall’assessore allo Sport, Mezzetti: “Il campo sportivo di cui parla Pasolini è il campo di periferia – interpreta Mezzetti – con le persone appoggiate alla rete. Spero che la città possa riprodurre quell’idea”. E per il sindaco Petrangeli sarà “un vero e proprio evento che unisce cultura e sport, due vocazioni di questa città. Pasolini è uno dei più grandi intellettuali del ‘900, siamo ad un anno dal quarantennale della sua morte. Per noi è grande vetrina, come lo sarà anche la serata che ospiteremo della Festival del Film di Roma”. Foto: RietiLife ©

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