ASSALTO AL PORTAVALORI PER RUBARE 36MILA EURO: I MAGISTRATI DI RIETI INDAGANO. TRE ARRESTI

Un assalto ad un portavalori in piena regola, quello messo a segno ieri da due pugliesi, più un complice per la fuga. I malviventi sono stati bloccati dalla Polizia Stradale di Roma Nord e sulla vicenda indaga la magistratura di Rieti, nonostante i fatti siano accaduti a Castiglione in Teverina, nel viterbese. L’ASSALTO Quasi una scena da film d’azione quella che ieri mattina, poco prima delle 9,  ha visto protagonista una guardia giurata di 57 anni che a Castiglione in Teverina,  stava effettuando un trasporto di banconote per un valore di 36 mila euro con l’auto dell’istituto di vigilanza privata per cui lavora. Alle porte  del paese,  due uomini a volto coperto, a bordo di una Alfa 156 di colore grigio (rubata la notte prima) gli hanno tagliato la strada e lo hanno costretto a fermarsi. Armati di una pistola e di un fucile a canne mozze, dopo averlo minacciato, lo hanno costretto a consegnare l’arma di servizio, il telefono cellulare ed il plico contenente i 36 mila euro, che il vigilante avrebbe dovuto consegnare ad un istituto di credito della zona. LA FUGA Consumata la rapina, i due malviventi, a forte velocità si sono allontanati in località Baschi dove hanno abbandonato l’auto rubata, incendiandola, e poi sono fuggiti a bordo di una Volkswagen Passat grigia, condotta da un complice. Scattato l’allarme, le sale operative delle Forze di Polizia hanno avviato le ricerche della Passat che, poco dopo, è stata avvistata ed inseguita dagli agenti della sottosezione della Polizia Stradale di Roma nord, in autostrada. Nonostante il tentativo di fuga, gli agenti sono riusciti a bloccare l’auto e ad arrestare B. S. di 38 anni, P. P. D. F. di 28 anni e M. P. di 39 anni tutti del foggiano. La Polzia ha recuperato la refurtiva e le armi, che sono state sottoposte a sequestro. Sono scattate subito le perquisizioni nelle abitazioni dei malviventi in Puglia: qui la polizia stradale ha sequestrato munizioni e altro materiale di interesse per le investigazioni tuttora in corso, coordinate dalla magistratura reatina. (da comunicato della Questura di Rieti) Foto: Questura di Rieti ©

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