ALLEANZA PER RIETI OSPITA IL CONVEGNO SU PATRIMONIO PUBBLICO E SOVRANITÀ MONETARIA

“Una formula per salvare l’Italia: patrimonio pubblico e sovranità monetaria”. È questo il titolo del convegno organizzato da Alleanza per Rieti in aula consiliare del Comune. Appuntamento domani (martedi) alle 18. Introduce l’assessore Paolo Bigliocchi, relaziona il professor Vittorangelo Orati, docente di Politically Economy alla New Brunswick University: «L’austerity sta portando l’economia reale verso una crisi senza fine. Come uscire dalla spirale nel rispetto dei parametri di Maastricht monetizzando il patrimonio dello Stato e degli Enti Locali senza venderlo». L’evento sarà trasmesso in diretta streaming sul sito Lafinanzasulweb.it. Hashtag ufficiale #salvaitalia.

LA PRESENTAZIONE

Mentre l’economia reale sprofonda in una crisi senza fine i risvolti politici, sociali  ed umani di questo disastro divengono ogni giorno più tragici. Al di là della manifesta ingovernabilità del Paese si susseguono i suicidi di pensionati che non riescono più a condurre una vita dignitosa, di disoccupati che hanno perso la speranza di trovare un lavoro, di imprenditori che hanno perso tutto quello che hanno faticosamente costruito negli anni. Le ricette fin qui sperimentate per uscire dal tunnel, principalmente basate sull’austerity, ossia sui tagli ai servizi e agli investimenti pubblici, non solo non hanno dato i risultati sperati ma hanno anzi aggravato il problema.  In molti oggi ritengono che gran parte della colpa di questa situazione sia dell’euro della guida tedesca dell’economia dell’Unione Europea. Non si può negare la validità degli argomenti di chi sostiene questa tesi ma non si può ignorare nemmeno il fatto che, senza l’euro, il nostro Paese sarebbe totalmente dipendente dal dollaro ed esposto alla speculazione internazionale, che potrebbe in qualsiasi momento attaccare la moneta italiana come è avvenuto in passato. Torneremmo ad essere, monetariamente parlando, un vaso di coccio in mezzo a vasi di ferro. Il Prof. Vittorangelo Orati propone una soluzione inedita che consentirebbe, qualora applicata, di conciliare una serie di necessità apparentemente inconciliabili, ossia restare nell’euro, avere le risorse finanziarie per praticare una politica di sviluppo e, al tempo stesso, mettere in valore il nostro enorme patrimonio pubblico senza venderlo (o svenderlo come avvenuto in passato), attraverso l’emissione di speciali titoli di credito, garantiti proprio dal patrimonio pubblico. Foto: Gianluca VANNICELLI/Agenzia PRIMO PIANO © 22 Aprile 2013

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