SECONDA SERATA DEL REATE FESTIVAL CON I CARMINA BURANA DI CARL ORFF

Tutto esaurito per i Carmina Burana nell’interpretazione del Coro Teatro Regio di Parma diretto da Martino Faggiani, di Francesco Lanzillotta direttore d’orchestra, dei Percussionisti dell’Ensemble Novecento, dei pianisti Fabio Centanni e Antonello Maio, dei giovani cantanti solisti dell’Opera Studio dell’Accademia di Santa Cecilia Paola Leggeri, Ivo Yordanov, Moises Marin Garcia. Un’eccellenza del nostro panorama musicale, il Coro del Teatro Regio di Parma, che si univa all’eccellenza dei giovani musicisti. Un’esecuzione avvincente, piena di energia e di contrasti, in cui il multiforme e originale linguaggio di Carl Orff risaltava grazie alla bravura degli interpreti. Mirabili i contrasti dinamici e la duttilità vocale della compagine corale, l’energia del direttore d’orchestra, la precisione dei percussionisti, la bravura dei solisti e dei due pianisti che ricoprivano il non facile ruolo di sostituire l’orchestra, secondo una versione strumentale approntata da Orff stesso. Un quarto d’ora di applausi, pubblico inchiodato alle sedie e un bis, il celeberrimo O Fortuna con cui si apre e si chiude l’opera di Orff.  L’atmosfera in teatro era quella delle grandi serate, con un interesse autentico e poco mondano. Numeroso il pubblico giovanile, felice esito dell’attenzione particolare che il sovrintendente Lucia Bonifaci e il direttore artistico Cesare Scarton stanno dedicando alla formazione di un pubblico nuovo, attraverso progetti mirati alle scuole. Altro aspetto importante l’accessibilità dei prezzi secondo il principio “pagare poco ma pagare tutti”, più volte affermato da Lucia Bonifaci, con l’intento di far conoscere e appassionare il pubblico reatino ai grande capolavori del teatro musicale e della musica colta in genere. Il prossimo concerto, giovedì 20, vedrà sul palcoscenico del Teatro Flavio Vespasiano una formazione barocca tra le più acclamate in ambito internazionale, l’Accademia degli Astrusi, con la voce di Sara Mingardo in sostituzione di Anna Caterina Antonacci, indisposta per motivi di salute. Un programma incentrato su due giganti della musica barocca, Vivaldi e Haendel, a cui si uniscono Geminiani e Martini, tra i migliori rappresentanti della musica italiana del periodo. Concerti strumentali in alternanza con pezzi per voce, per una solista dalla straordinaria voce di contralto, Sara Mingardo, richiesta nella sale da concerto di tutto il mondo per qualità vocale e aderenza stilistica. Un concerto di altissimo livello, che i musicisti replicheranno dopo qualche giorno alla Wigmore Hall di Londra. Foto: Gianluca VANNICELLI/Agenzia PRIMO PIANO © 19 Settembre 2012

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