REATE 1936, PRIMO PASSO UNA PROGRAMMAZIONE CHIARA E DETTAGLIATA

(Ch. Di.) Le giornate in cui si attendeva quale destino avrebbe avuto il calcio reatino e puntualmente si rimaneva con un pugno di mosche, sono terminate. Due squadre, una squadra, nessuna squadra: questi i motivi ricorrenti. Sarà una la squadra di calcio dai colori amarantocelesti, dopo che la cordata (di reatini e non), acquistando il club ha interrotto la reggenza Palombi. L’avvocato della capitale, nel bene e nel male, ha scritto parecchie pagine del calcio made in Rieti: dai fasti del professionismo all’umiltà delle regionali passando per la serie D, il patron ha redatto comunque le righe della storia della squadra cittadina. La perdita di entusiasmo degli ultimi tempi era palese (quest’anno più che mai) e ciò ha favorito un ricambio che i tifosi speravano: nulla di personale col presidente, piuttosto la voglia di tornare a pensare in avanti, cosa che non si faceva da parecchio perché si buttava l’occhio non più in là di una stagione. Avanti è la parola chiave: il primo passo che tutti si aspettano dalla nuova dirigenza è la programmazione, chiara e dettagliata, che si vorrà mettere in campo per affrontare le prossime stagioni. Palombi – quando ancora si giocava il campionato – richiamava più volte l’attenzione del territorio: ora quel territorio è intervenuto e, su chi si è speso nell’operazione, gli sportivi ripongono particolare fiducia nella speranza che anche Rieti possa dire la sua nel calcio. Nessuno si aspetta la serie A e la Champions League: ci piacerebbe che Rieti disputasse un campionato di buon livello ed avesse un ruolo chiave nel creare o accaparrarsi giovani talenti (come fanno già moltissime realtà decisamente più piccole), guadagnandosi il ruolo di fucina del calcio. Solo il tempo ed il lavoro serio daranno risposte e certezze. Per ora si ripartirà dall’Eccellenza. Il traguardo? Si spera sia più in alto possibile. Foto: Gianluca VANNICELLI/Agenzia PRIMO PIANO © 5 Luglio 2012

Print Friendly, PDF & Email