PROVINCIA IN VIA DI SOPPRESSIONE, INTERESSA A QUALCUNO?

(a.l.) Il tema della soppressione della Provincia è stato al centro dell’intervento del presidente Fabio Melilli che ha aperto i lavori del consiglio provinciale, in corso nella sede di via Salaria. Dibattito che non ha occupato più di mezz’ora il consiglio, d’altronde semi-deserto. Melilli ha fatto riferimento al piano del ministro Patroni Griffi per sopprimere quegli enti che hanno meno di 350 mila abitanti, meno di 50 comuni e non raggiungono i 3.000 km quadrati. Melilli ha chiamato la classe dirigente reatina ad un supplemento di attenzione sulla vicenda, che sembra avere ora un’accelerazione rispetto alle previsioni del decreto salva Italia su cui il 6 novembre si dovrà pronunciare la Corte Costituzionale, dopo i ricorsi presentati, tra gli altri, anche dalla Regione Lazio. “Il tema della soppressione della Provincia è pressante anche per i risvolti che avrà sulla presenza di altri organi dello Stato: penso a Prefetture, Questure, Inps ecc – ha detto il consigliere provinciale Chicco Costini – Andare con Viterbo sarebbe del tutto innaturale, andare con Terni sembra inutile visto che anche quella provincia è candidata alla soppressione. L’orizzonte resta quello della Sabina romana: sarebbe opportuna una assemblea dei sindaci aperta soprattutto a quei sindaci della provincia romana che fossero disponibili a lasciare Roma per aggregarsi a Rieti. Arrivare al numero di km quadrati minimi richiesti non è un’impresa impossibile”. Michele Nicolai (Pdl) ha invece parlato di “effetto annuncio del governo: credo che neanche stavolta succederà niente. Il governo farebbe bene ad aspettare il pronunciamento della Corte Costituzionale a riguardo e comunque evitare di avventurarsi in una materia così complessa con decreti e annunci. In ogni caso per noi di Rieti il sogno era e resta sempre lo stesso: quello di ricomporre la Sabina in un’unica entità territoriale”. Terzo e ultimo intervento sul tema, in un’aula semivuota (assenti 10 consiglieri su 25), quello di Giuseppe Rinaldi del Pd: “Mentre noi periodicamente ci occupiamo di piani del governo che puntualmente non portano a nulla, lo smantellamento della provincia procede inesorabile: penso a quello che sta accadendo nella sanità e nella giustizia. Forse anche da parte nostra sarebbe meglio parlare di meno e agire di più, stringendo accordi con i comuni della Sabina romana”. Foto (archivio): Gianluca Vannicelli/Agenzia PRIMO PIANO © 25 Giugno 2012

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