“PASQUALE DA CITTADUCALE”

Ero anche io in piazza, il 1 maggio, ad ascoltare i discorsi della triplice e dei loro rappresentanti. C’ero anch’io perché il direttore mi ha chiesto di monitorare la gente, di capire laddove possibile qual è il sentimento delle persone, il loro animo, le loro preoccupazioni e le loro istanze. Ho monitorato, ho cercato di capire e ragionare con qualcuno, ho provato a chiedere ed ho capito, semmai ce ne fosse ancora bisogno, che la situazione è davvero giunta ad un punto critico, ad un punto di rottura talmente evidente che non si può fare a meno di contestare e alzare la voce, tanto da pormi l’interrogativo riguardo i fischi nei confronti del sindaco di Rieti, Giuseppe Emili. Ma cosa s’aspettava il primo cittadino gli applausi?? La festa? I fuochi d’artificio? Lavoro nel pubblico e posso garantirvi che le persone che transitano davanti ai miei occhi hanno più di un problema e, talvolta, non ce la fanno ad arrivare alla fine del mese. Tutto questo grazie ad una serie di problematiche che nel corso degli anni hanno spinto Rieti e la sua provincia ad un triste primato: il 30% di disoccupati ed una deindustrializzazione da non credere e, se non ci credete, andate a fare jogging presso quel che rimane del Nucleo Industriale. Nell’ultimo periodo, tra Ritel e Coop. ’76, a Rieti s’è creato un esercito di senza lavoro che, l’altro giorno, erano presenti in piazza sia per ascoltare Camusso e C., sia per fischiare il primo cittadino. Sì, per fischiare! Se Emili si attendeva gli applausi forse non s’è ancora reso conto di dove la sua città è precipitata. Non che la colpa sia la sua, ma di sicuro, ascoltando le persone che avevo accanto, forse avrebbe potuto e dovuto fare di più. E’ chiaro che i fischi non fanno piacere, sono comunque un modo per contestare, ma dopo aver letto le dichiarazioni del sindaco e del senatore Cicolani, mi è venuta la pelle d’oca. Perché? Perché il sindaco ha definito “incivili” le persone che hanno fischiato, e perché Cicolani ha ritenuto “antidemocratico” il comportamento dei reatini nei confronti del loro sindaco. Mi sono posto una domanda. Ma Cicolani e Emili invece di tacciare e giudicare, si sono chiesti perché questi “incivili e antidemocratici” hanno fischiato il sindaco? Se si fossero posti il problema, probabilmente non avrebbero rilasciato un certo tipo di dichiarazioni, ma avrebbero capito che la gente non né può più, che ha le tasche piene di chiacchiere, di promesse, di illusioni e di speranze, e che, probabilmente, ha in mente un cambiamento radicale. Credo che quella del 1 maggio sia stata l’ultima uscita con tanto di fascia tricolore del sindaco Giuseppe Emili, un’uscita caratterizzata dai fischi e dal sentore che forse qualcosa cambierà.  Foto: Emiliano GRILLOTTI © 2 Maggio  2012

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