“PENNA E CALAMAIO” DI MONICA PULITI

Siamo lieti di pubblicare da oggi una nuova rubrica curata dalla giornalista del “Corriere di Rieti”  Monica Puliti.

Varchi elettronici, panacea di tutti i problemi.

L’accensione dei varchi elettronici, “panacea” di tutti i problemi del centro storico (riassumibili nel traffico, benedetto dai negozianti e maledetto dai residenti), non ha spento le polemiche che da sempre accompagnano la regolamentazione della circolazione stradale nell’area del centro cittadino. Con l’amministrazione comunale, stretta tra fuochi opposti, che non ha saputo dare un indirizzo “una volta per tutte” e sulla base di una seria programmazione del traffico, e, soprattutto, non è stata in grado di esprimere e tradurre in scelte concrete un’idea di sviluppo del centro (e della città in generale) che potesse condensare le esigenze di residenti, operatori commerciali e di chi, tutti i reatini, fruiscono di quest’area della città. Assenza di idee e progettualità che da oltre dieci anni a questa parte ha portato a continui dietro front sugli orari di accesso al centro, indispettendo ulteriormente i residenti e non giovando certamente alle attività commerciali. Un balletto di decisioni e contro decisioni, cui si è aggiunta la barzelletta dei varchi elettronici, installati e rimasti poi inattivi per un lunghissimo periodo a causa di problemi tecnici: anche in questo caso gli orari di attivazione sono stati oggetto di una diatriba senza fine, che si è conclusa solo perché, alla fine, i varchi (che costeranno 800mila euro) a qualcosa devono pur servire. E allora si è deciso che gli ingressi elettronici andassero fatti funzionare la sera e la notte: meglio lasciarle fuori tutte quelle auto che prima dell’attivazione dei varchi ingolfavano le vie del centro rendendo impossibile la vita alla folla che, normalmente e specie d’inverno, si accalca per quelle strade. Rieti, nel bene o nel male, non si avvicina neppure lontanamente a una grande città e non aveva quindi bisogno di una ztl o di varchi elettronici funzionanti sette giorni su sette e solo per (questa la giustificazione data dal Comune alla scelta dell’attuale orario di funzionamento di entrambi) garantire sonni tranquilli ai residenti in centro. Sonni che costeranno alla collettività la modica cifra di quasi un milione di euro. Chiudere il centro storico alle auto nei fine settimana e senza ricorrere necessariamente alle telecamere sarebbe stato economicamente più conveniente oltreché opportuno.  Di una ztl e di varchi attivi la notte non si accorge praticamente nessuno, residenti a parte che, ora sì, possono dormire sonni tranquilli. Foto: Giovanni LOVRI © 29 Dicembre 2011

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