Porta d’Arce, cresce il Polo Autismo: domenica apre la “casa” di via Sant’Eusanio

Il Polo Autismo di Porta d’Arce cresce ancora: domenica 20 settembre apre le sue porte la struttura abitativa di via Sant’Eusanio, una casa di due piani con terrazza e giardino donata in comodato dalla Chiesa di Rieti e arredata dalla Fondazione Varrone. Potrà ospitare fino a 6 persone adulte con autismo nello stile del co-housing, potendo sperimentare la terapia occupazionale: “Terapia che consentirà loro di gestire la propria vita in un ambiente domestico acquisendo progressivamente competenze e autonomia; dal durante noi fino al dopo di noi”, spiega Nunzio Virgilio Paolucci, fondatore del Polo e presidente della cooperativa sociale Loco Motiva. La casa verrà inaugurata con una piccola cerimonia che si svolgerà nella vicina Chiesa di S. Eusanio a partire dalle ore 17, con l’animazione musicale del coro Le voci di Alessandro Nisio e gli interventi del vescovo Domenico Pompili, del presidente della Fondazione Varrone Antonio D’Onofrio e del commissario dell’Ater Giancarlo Cricchi. L’intesa tra i tre enti e la onlus Loco Motiva prevede infatti un ulteriore sviluppo del Polo Autismo, con l’apertura di una caffetteria e area laboratoriale nell’ex Chiesa di San Barnaba di proprietà Ater, spazio che sarà gestito dai ragazzi del centro.

“I nostri ragazzi sperimentano dal 2013 nel centro diurno Sant’Eusanio la possibilità di crescere e migliorare dentro la città, senza esserne allontanati o oscurati come spesso avviene altrove, e la città in questi anni ha visto rifiorire con loro un quartiere come Porta d’Arce che rischiava come altri del centro storico lo spopolamento e l’abbandono”, dice Paolucci. La struttura abitativa che sarà inaugurata domenica è intitolata alla Comunità Laudato Sì, sorta nel quartiere sulla scia dell’Enciclica di Papa Francesco di cui ne rispetta i principi e le finalità. La cerimonia inaugurale di domenica pomeriggio – nel rispetto delle norme anti Covid – è necessariamente riservata ad autorità, stampa e ospiti, familiari e volontari del Polo, ma chiunque è sempre benvenuto nel quartiere di Porta d’Arce.

Foto: RietiLife ©

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