Habere: “Basta raid contro la movida, i contagi non arrivano da qui. Non si può lavorare così…”

Riceviamo e pubblichiamo la nota rilasciata dall’associazione “Habere” in merito alle multe durante la serata di ieri, 7 Agosto. (Leggi)

“In merito a quanto uscito oggi sui principali quotidiani online sulle multe elargite nei confronti dei cittadini che nella serata del 7 Agosto si trovavano nella zona che, naturalmente, nel tempo è divenuto un centro socio economico nevralgico per la presenza di moti dei locali serali con più successo” scrive Habere.

“Non possiamo permetterci di lavorare in queste condizioni – dichiara Francesco Cimmino dell’Associazione ‘Habere’ –  subendo i ‘raid’ (mi si passi il termine) delle forze dell’ordine, per quanto riguarda le mascherine abbassate da parte degli operatori, ci tengo a precisare che è molto difficile per noi lavorare in queste condizioni, quello che viene servito va necessariamente assaggiato, così come avviene per i piatti serviti nei ristoranti, quindi è normale , e non moralmente perseguibile (nonostante lo possa essere per legge) , trovare operatori che in qualche momento possano avere la mascherina abbassata.  D’altro canto – prosegue la nota – troviamo giusto che non si abbassi assolutamente il livello di allerta nei confronti del virus. Invitiamo nuovamente tutti coloro che desiderano partecipare alla vita notturna della città a comportarsi secondo le regole di buona educazione e di buon senso per salvaguardare la propria e l’altrui salute. Per quanto ci riguarda tutto quello che era possibile fare è stato fatto grazie anche all’aiuto e alla collaborazione con le istituzioni. Se qualcuno ha sbagliato e contravvenuto alle regole è giusto che paghi essendo ognuno di noi responsabile delle proprie azioni ma teniamo a ribadire che Rieti continua a rimanere una città con bassi contagi e tutti quelli che sono stati registrati fin ora, dal momento del Covid Free, sono di importazione dovuti ai fenomeni migratori e di rientro dei vacanzieri da altre regioni sui quali, forse, ci vorrebbe lo sforzo del controllo. I commercianti già piegati dalla vessazione fiscale, dall’infinità delle norme non sempre chiare, dai recenti terremoti, da due mesi senza il becco di un quattrino, i continui attacchi delle associazioni dei cittadini( per fortuna una sparuta minoranza) che vorrebbero una città dormitorio, non possono pagare anche la negligenza di chi dovrebbe controllare chi proviene da altre nazioni”. 

“Tutto questo per dire – conclude – che non ci sono stati contagi dovuti alla così detta ‘movida‘, parola di cui tutti si riempiono la bocca ultimamente, e non ci sono contagi nelle fasce di età che la frequentano. Vero è che la guardia non va abbassata ma altrettanto vero è che non bisogna instaurare un clima di terrore specialmente in un momento come questo dove, la nostra Nazione, rischia grosso perché, interpretando l’economia di agglomerazione, della nostra città nello specifico, siamo dell’idea che le cose peggioreranno nei prossimi mesi”.

Foto: RietiLife ©

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