“Caro Real Rieti, ti scrivo e ti dico grazie. Nessuno ha detto ‘Roberto, ripensaci’. Club orgoglio in Europa”

Riceviamo e pubblichiamo la nota inviata dal tecnico del Real Rieti femminile, Fabrizio Vasta. È un saluto al Real Rieti, che Pietropaoli ha deciso di chiudere (leggi).

Un pensiero fisso da giorni nella mia testa: venerdì mattina la Juventus annuncia di essere entrata nel mondo del futsal. Poche ore dopo la Real Rieti cessa ogni tipo di attività. Nessun tipo di connessione ovviamente tra i due eventi, se non il fatto che dietro alla buona riuscita e sopravvivenza di questo tipo di società c’è tanto altro. Organizzazione, burocrazia, legalità. Tutto ciò che la nostra città non ha saputo offrire al Real.

Si potrebbe semplicemente dire “cose che accadono”. E invece no, queste sono cose che accadono quando manca quel minimo di serietà e riconoscenza che la città di Rieti avrebbe dovuto donare al Real anziché negargli ogni possibilità! Inutile dirvi quanto sono deluso e amareggiato. Se da un lato nel tempo ho imparato a farmi una ragione della costante non considerazione, dall’altro non accetterò mai l’essere vittima di una politica che ad oggi non ha urlato: Roberto ripensaci!

Sicuramente entrare al PalaMmalfatti da ospiti è molto più facile che schierarsi con una persona che con costanza, trasparenza e dedizione ha consentito a chiunque di fare del Real una ragione di vita, uno svago, un lavoro o una passione. Penso a tutti quei collaboratori che passavano ogni momento libero all’interno di un luogo che oggi non è solo chiuso, ma sigillato, sequestrato. Un luogo che può essere tranquillamente definito il tempio del calcio a 5, un luogo considerato in tutta Italia il fiore all’occhiello del futsal. Un luogo capace di farti sentire onnipotente durante ogni partita… sensazione che auguro di provare ad ogni appassionato di sport. La cosa più bella in assoluto di questa società è sicuramente il fatto che chiunque poteva farne parte, chiunque era libero di provare, a prescindere dalla posizione sociale. Potrebbe sembrare strano e difficile da comprendere ma non tutti in questa città possono permettersi di fare sport a livelli elevati al solo costo del sacrificio fisico. Sto parlando di una società sana a 360 gradi; una società che ha dato a questa città più di quello che forse meritava; una società stimata in tutto il mondo del futsal; una società che purtroppo a Rieti non ha trovato la sua giusta dimensione.

Sfido ogni società ad avere questa storia, ad avere la capacità di lasciare nel cuore di chi l’ha vissuta così tanta stima, ad avere il potere di creare e consolidare così tanta passione. Da responsabile e allenatore del femminile di questa società posso solo dire GRAZIE per tutto quello che ha fatto per me e per noi. Una stagione forse è stata poca per dirci tutto ma comunque è bastata per capire la serietà e la professionalità con le quali viene curata ogni categoria, come se fossimo in serie A, cosa che non può essere data per scontata.

Grazie a Roberto per tutti i consigli.
Grazie a Giorgio, Luca e Danilo che ci hanno portato all’interno del tempio.
Grazie a Zak e Laura per l’attenzione avuta nei nostri confronti.
Grazie a Gabriele per l’interesse dimostrato ad un settore che molto spesso viene sottovalutato e soprattutto poco considerato.
Grazie ad Angelo, Cinzia e Laura che con il loro sorriso hanno sempre reso ancora più piacevoli i nostri ingressi in campo.
Grazie a Gianluca che spesso e volentieri ha dovuto “sdoppiarsi” per garantire quegli scatti che rimarranno sempre parte di noi.
Grazie a Giovanni che con pazienza ha sopportato ogni mio sfogo a fine gara e soprattutto ha filtrato ogni singola parola dopo ogni sconfitta.
Grazie ad Attilio che si è sempre messo a disposizione.

Sicuramente oggi qualcuno si compiacerà e gioirà di quello che è accaduto ma sono sicuro che in un futuro non troppo lontano quegli stessi individui rimpiangeranno anche le esplosioni vulcaniche della sola e unica persona che ha fatto solo ben figurare una città in tutta Europa.

Ancora grazie a tutti, di vero cuore.
Fabrizio Vasta

 

Foto: RietiLife ©

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