Ugl Scuola, Masotti: “La Sabina Universitas può essere salvata, ora ci sono le condizioni”

“L’importante debito della Sabina Universitas verso le università convenzionate è recuperabile. È scritto nero su bianco sull’attesa delibera arrivata proprio in questi giorni da La Sapienza. A questo punto il Consorzio ha tutte “le carte in regola” per essere salvato. E con esso la sua storia, il personale, i corsi e il futuro culturale della città. A meno che la politica non abbia intenzione, ma sicuramente non sarà così, di far saltare l’operazione-salvataggio. È in vista del prossimo Cda, convocato per il 7 luglio alle ore 18, che l’Ugl Scuola e Università torna a lanciare l’appello Salviamo l’Università di Rieti”: lo dice Elisa Masotti, di ugl Rieti.

“La proposta resta quella di coinvolgere innanzitutto i 73 Comuni della Provincia di Rieti affinché a duemila euro annui per ogni municipalità, si dimostri il reale attaccamento al territorio. Duemila euro sono una somma simbolica rispetto ai costi totali dell’operazione e al patrimonio scientifico e culturale che si va a tutelare. Se ‘Siamo Provincia’, se ‘Siamo Comunità’, è questo uno dei momenti fondamentali per dimostrarlo. Il Comune di Rieti per primo dia il buon esempio e storni per la Sabina Universitas anche i 50mila euro circa destinati al Reate Festival che non saranno spesi, data la chiusura forzata del Teatro Flavio Vespasiano. Si ritiene inoltre indispensabile uno sforzo straordinario della Regione Lazio visto che fino ad oggi il governatore Zingaretti non è stato molto generoso verso il Polo Universitario reatino e della Fondazione Varrone che tanto ha fatto e che altrettanto può fare. Poi ci saranno tutti gli altri: la nuova Camera di Commercio Rieti-Viterbo, gli ordini professionali, gli Industriali e alcune aziende sponsor pronte ad avvicinarsi al fianco di taluni master” conclude in una nota Elisa Masotti, Segretario Provinciale Ugl Scuola e Università.

Foto: UGL ©

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