Provincia distribuisce 2000 mascherine, le opposizioni sono critiche: “Perché non sentire i comuni? Perplessi sulle modalità”

Polemica intorno all’iniziativa della Provincia e del presidente Calisse sulla distribuzione, domani, di 2000 mascherine (leggi) alla cittadinanza.

“In questi momenti così difficili – scrive l’opposizione in Provincia, con una nota firmata da Emanuele Eroli, Alessio Angelucci, Antonio Ventura, Stefano Micheli – non è nostra intenzione sollevare polemiche inutili; la politica, seppur ‘distante’ in merito ai propri punti di vista, ora più che mai deve essere unita per il bene comune e la nostra posizione vuole essere propositiva così come lo è sempre stata, ecco perché chiediamo in relazione all’iniziativa del presidente della Provincia, iniziativa a titolo personale, di sicuro non condivisa con la minoranza considerato l’impatto sociale, vista la non pubblicità sui canali ufficiali. Dobbiamo però sollevare serie perplessità in merito. Perplessità tecniche e legittime che contrastano, però, almeno nei modi, con il momento storico che si sta vivendo: il tessuto usato risponde dei requisiti minimi (Dpi)? Il prodotto ha subito il processo di disinfezione? Il Presidente rappresenta 73 Comuni, perché distribuire solo a Rieti? Non sarebbe stato più opportuno coinvolgere 73 Sindaci come fatto dalla Regione? E soprattutto perché non usare un altro mezzo di distribuzione invece di far spostare centinaia di cittadini per raggiungere la sede della Provincia? Quest’ultimo punto va in contraddizione con le regole del contenimento del contagio, infatti,  non è proprio lei, come tutti i Sindaci d’Italia giustamente, che si raccomanda e ripete quotidianamente di stare a casa? Domani sarà difficile ‘contenere’ le distanze. Sia chiaro, le perplessità sono legate principalmente ad evitare un ulteriore canale di trasmissione del virus, Inoltre, la distribuzione materiale delle stesse, potrebbe rappresentare un aggravio al potenziale contagio quindi, caro presidente, siamo lieti per l’iniziativa ma, la tutela della salute dei cittadini va oltre qualsiasi iniziativa frettolosa e pericolosa in momenti così concitati fatta, evidentemente, per scopi demagogici”.

Anche il Pd critica la scelta: “Lodevole l’iniziativa del presidente Calisse di voler distribuire mascherine alla popolazione della città di Rieti, il metodo però ci fa pensare alla solita iniziativa di propaganda elettorale degna del salvinismo più integralista. Il presidente della provincia rappresenta 73 comuni, perché distribuirle solo a Rieti? Perché chiedere di mettersi in fila davanti alla provincia, in nome di quale norma? – scrive il Pd Rieti e Provinciale – Non sarebbe stato più opportuno distribuirle in accordo con i 73 comuni? Ecco ci preme sottolineare che esiste un modo diverso di dire e fare le cose: Da una parte c’è la Regione che acquista le mascherine e le distribuisce attraverso la protezione civile, dall’altro il presidente Calisse che ne dona 2000 ai cittadini di Rieti che lunedì 6 aprile si dovranno mettere in fila davanti alla provincia. Non sarebbe stato più opportuno semmai coordinarsi con la protezione civile e capire insieme quali potessero essere le priorità, le categorie più deboli, anziani o gli immunodepressi. Chiediamo inoltre al sindaco Cicchetti se ritiene opportuno tale iniziativa o era più opportuno consegnarle al comune considerando la destinazione alla sola città di Rieti per le priorità stabilite dal coc. Chiediamo infine al Prefetto se considera tale iniziativa in linea con le attuali disposizioni. Ci preme pertanto ricordare che in questa delicata fase in cui l’Unita’ Nazionale, il rispetto delle regole e disposizioni sono fondamentali per il successo di questa battaglia, sarebbe opportuno che ognuno svolgesse al massimo il proprio ruolo senza farsi tentare da manie di protagonismo”.

Foto: RietiLife ©

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