Frasso Sabino, il comune più piccolo del reatino con ‘Paese che vai’

Ennesimo appuntamento con la confermatissima rubrica settimanale di RietiLife Paese che vai” che, curata dalla nostra Martina Grillotti, punta a far conoscere, ai reatini e non, i nostri comuni. 73 bellezze tutte da scoprire, tra architettura, storia, gusto, appuntamenti. “Paese che vai” punta a creare un almanacco, un’agenda, che permetta a tutti di saperne di più dei nostri paesi, di scoprirli prima leggendo e poi visitandoli, in un weekend, in un giorno, per una vacanza lunga o corta, per un pranzo o una cena. Vi consiglieremo cosa visitare e gli eventi irrinunciabili cui è impossibile non partecipare. RietiLife è disponibile a integrazioni e segnalazioni, pronta ad ascoltare tutte le realtà del territorio. Scriveteci! [email protected]

(di Martina Grillotti) Frasso Sabino, il più piccolo comune per estensione della provincia reatina, dalle sorgenti del Farfa all’osservatorio astronomico, eventi moderni e tradizionali, un luogo magico, tutto da scoprire.

DOVE SI TROVA? – Frasso Sabino è un grazioso borgo medievale che sorge sulla riva sinistra del fiume Farfa, il comune si trova sulle propaggini meridionali dei monti Sabini a 412 metri di altezza sul livello del mare. La superficie comunale è di appena 4,39 km² e conta 745 abitanti.

A presentarlo è il vicesindaco, Matteo Ippoliti: “Se dovessi descrivere in poche righe il mio paese direi ‘Frasso è un paese che accoglie a braccia aperte’, non soltanto per l’ottima posizione geografica e per il buon clima, ma soprattutto per la quantità e qualità di cose che offre da fare e da vedere. Tante bellezze, dai paesaggi che si godono dalla torre del castello e che spaziano fino al monte Soratte alle sorgenti del Farfa, dall’affascinante grotta dei Massacci fino all’Osservatorio Astronomico ospitato in un antico mulino; tanti eventi, da quelli più tradizionali come la ‘Pasquarella’ cantata di casa in casa il 5 di Gennaio fino alla rassegna musicale ‘Frasso Musica’, la più antica della provincia di Rieti, passando per ‘Frasso in Ottobre’, che porta in paese prodotti tipici e specialità enogastronomiche del territorio e non solo nel periodo in cui si accendono i camini e termina la vendemmia. Difficile scegliere il più bello: io sono personalmente molto legato alla sfilata di moda ‘Dal riciclo alla creatività’, che mette in competizione il talento e l’inventiva di stilisti chiamati a creare con materiali di riciclo abiti di moda che sfilino in passerella tra il pubblico, giudicati da una commissione di esperti. La magia della cornice, il palco creato anch’esso con materiali riciclati, la valle del Farfa e l’atmosfera dolce e fresca dell’estate frassarola sono per me qualcosa che non si può descrivere, ma che va visto in prima persona. Frasso ospita anche una delle più importanti manifestazioni fieristiche della Regione Lazio, la fiera di Osteria Nuova, che ogni prima domenica del mese riceve oltre 15.000 visitatori e che insieme ad un ampio settore merceologico ed al mercato boario è stata anche tra le prime ad offrire un mercato contadino a vendita diretta, la ‘Piazza del Contadino’, dove i produttori de territorio possono proporre le specialità dei nostri luoghi. Così tanto da vedere in un posto così piccolo (siamo la più piccola realtà comunale della provincia di Rieti per estensione territoriale, appena 4,4 kmq): Frasso Sabino è un posto di cui ci si innamora facilmente!”.

QUANDO NASCE? – Fino a poco tempo fa si era pensato che il suo nome derivasse dai frassini che circondavano la zona, studi più recenti hanno però notato che l’etimologia potrebbe anche derivare da un verbo latino che significa ‘fare la guardia’. I primi documenti in cui compare Frasso sono quelli farfensi della prima metà del X secolo, periodo in cui fu, con tutta probabilità, fondato il castello. Nonostante questo, la prima notizia certa dell’esistenza dello stesso è più tarda e risale all’incirca al 1055 quando Alberto figlio di Gibbone lo donò all’abate di Farfa, Berardo I. Il castello non rimase a lungo sotto il controllo farfense, infatti, nel 1118 non risultava più nella giurisdizione dell’Abbazia per quanto questa ne esercitasse ancora i diritti di proprietà e lo fece fino al Quattrocento. Nel 1441, quando Frasso fu occupato da Battista Savelli, Paolo e Francesco Brancaleoni, signori di Monteleone lo donarono, come dote, alla loro sorella Simodea, che aveva sposato Orso Cesarini. Le controversie tra Savelli e Cesarini proseguirono a lungo fino ad estinguersi grazie ad un accordo raggiunto nel 1573. Nel XVII secolo divenne proprietà degli Sforza Cesarini e il castello passò poi alla Camera Apostolica ed in seguito allo Stato Pontificio. Infine, venne annesso al Regno d’Italia.

COSA VEDERE? – A Frasso si trovano delle meravigliose architetture, la più importante è sicuramente l’imponente Castello Sforza-Cesarini che si caratterizza per una torre cilindrica angolare ornata da beccatelli. La struttura originaria del castello è stata rimaneggiata nel corso del tempo più volte. Nel corso dei lavori di rimaneggiamento la torre ha subito notevoli danni e con questa anche le pitture degli appartamenti che sono state intonacate o distrutte.
Altrettanto importante è la Chiesa di San Pietro in Vincoli, la sua costruzione risale agli inizi del XIII secolo ma delle tre navate di cui si componeva nel momento della costruzione quella di destra è stata murata nel XVII secolo e trasformata in una serie di cappelle funebri che furono annesse al cimitero attiguo alla chiesa. Di notevole fattura sono gli affreschi che la chiesa conserva al suo interno, questi sono databili intorno al XV secolo e raffigurano “L’Annunciazione”, la “Fuga in Egitto” e la “Disputa tra i Dottori”. La chiesa è oggi adibita ad Auditorium per attività culturali. Per coloro che sono appassionati di archeologia nel territorio di Frasso c’è la Grotta dei Masacci, si tratta di una tomba di epoca romana che risale al II secolo d.C., la grotta è stata dichiarata nel 1916 un monumento di interesse nazionale. La grotta si compone di enormi blocchi di calcare sovrapposti senza malta. Alla camera funeraria, rivestita da lastre di travertino, si accedeva attraverso un lungo corridoio coperto da blocchi megalitici che formavano una volta. La camera è un ambiente quadrato coperto da volta a crociera. Nelle pareti si aprono tre nicchie che ospitavano sarcofagi.

Nel territorio comunale si trova inoltre l’osservatorio astronomico Virginio Cesarini, questo, situato in un vecchio mulino del Settecento ristrutturato, è stato inaugurato il 25 novembre 1995. Nel complesso dell’osservatorio si trovano una mostra astronomica permanente, un planetario e un telescopio Cassegrain con specchio principale di 368,3 mm. L’osservatorio è accreditato dal Minor Planet Center per la scoperta di due asteroidi effettuate tra il 2000 e il 2010. Per il relax e le passeggiate nella natura si può far visita, nel territorio di Frasso, anche alle sorgenti del Farfa, nella località “Le Capore”. Le acque del Farfa sono particolarmente fredde per via del suo letto costituito essenzialmente da ciottoli ma anche per la notevole impetuosità, le acque del torrente possono assumere in particolari circostanze una colorazione quasi bianca grazie all’effervescente spumosità che vi si crea. Inoltre, data la sua frescura e le ampie sponde a ciottoli, in estate il torrente diviene anche un luogo di balneazione noto in tutta la Sabina dove poter trovare relax e tranquillità.

QUALI SONO I PRINCIPALI APPUNTAMENTI? – Nel corso dell’anno a Frasso Sabino vengono ospitate anche numerose manifestazioni popolari che vengono organizzate dalla Proloco. Il 5 gennaio c’è la “Pasquarella“, un evento che unisce l’intero paese portando i canti popolari natalizi in giro per il borgo, ci racconta il vicesindaco che si svolge “come i Re Magi seguendo la stella cometa, riproducendo l’itinerario ideale dei primi pellegrini, trovando cose da bere e da mangiare ad ogni fermata e ricompensando la generosità di chi apre la porta con canzoni e rime”.
Il 2 Febbraio si svolge la grande festa della “Candelora“, che, racconta ancora Ippoliti, “a Frasso prende un sapore particolare, con il sorteggio delle donne che saranno ‘festarole’ e che avranno la responsabilità di custodire la statua in argento della Vergine, riproduzione fedele della Madonna dell’Immacolata Concezione a Roma, e di organizzare i due giorni di festa religiosa e popolare dedicati”. Gli eventi si spostano poi all’estate, in agosto ha luogo la manifestazione musicale “Frasso in Musica” che ha festeggiato nel 2019 la 30a edizione: qui si alternano concerti di musica classica, lirica e folk; la manifestazione viene ospitata dal Castello Sforza-Cesarini. Sempre in agosto, durante la manifestazione si alternano Sempre ad agosto, in occasione dei festeggiamenti dedicati al patrono San Pietro in Vincoli, si tiene la processione e la sfilata del “Canestro”. Particolarmente apprezzata è poi la manifestazione “Dal riciclo alla creatività“, sfilata di moda con abiti prodotti con materiale riciclato che si svolgeva durante la festa patronale sino a quando è diventato, nel 2015, un autonomo evento di moda e cultura.
Nel mese di ottobre il paese ospita “Frasso in Ottobre“, un evento gastronomico e culturale dedicato ai prodotti tipici del territorio.

Foto: RietiLife ©

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