Coronavirus, la lettera di una giovane reatina: “Non date sempre la colpa a noi”

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di una giovane lettrice.

Cara redazione di RietiLife, premetto di non aver mai amato questo scambio di “idee” tramite social network, ma ritengo che sia l’unico modo per far sì che la risposta di noi tanti “giovani irresponsabili” (solo uno dei tanti modi in cui siamo stati definiti), possa emergere. Mi ritrovo a leggere in un periodo di emergenza di questa portata accuse da parte di anonimi circa il modo di noi ragazzi di rapportarci con la problematica. Ci terrei a precisare, prima di tutto, che non sono qui a scrivere per difendere l’indifendibile, in quanto non posso controllare le azioni di migliaia di giovani che popolano la città di Rieti e provincia, ma fortunatamente il dono della vista mi permette di rendermi conto che non siamo noi o comunque solamente noi, ad andare in giro, ma anche adulti e persone di età avanzata.

Si esce per ogni minima evenienza o per la semplice “noia” che lo stare dentro casa può apportare.

O più semplicemente:

  • Voi che andate fare la spesa 10 volte al giorno, solo perché -come espresso dal DPCM in merito alle misure di contenimento di diffusione del Covid-19- è consentito recarsi in attività laddove vi sia vendita di generi alimentari e di prima necessità.
  • Voi che portate il cane fuori 20 volte al giorno, invece di rimanere in zone limitrofe alle vostre abitazioni, passate da un comune all’altro.
  • Voi che, solamente perché non vi è un divieto ufficiale di uscire per fare una semplice passeggiata, vi riversate sulla pista ciclabile, tanto che si viene costretti ad emanare un’ordinanza per la sua chiusura

Voi che puntate il dito in ogni piattaforma digitale a vostra disposizione, lasciate che ve lo dica, non siete meglio di noi altri.

Noi giovani, accusati di essere pigri e svogliati da sempre, non sentiamo la necessità di andare a fare la spesa 10 volte al giorno, o di prepararci per la prova costume proprio in questo momento, per comunque stando a quanto si legge la colpa della rapida diffusione del virus sembra essere più nostra che di chiunque altro!

Non so quanti dei miei coetanei hanno organizzato festicciole contro legge in casa, e sono la prima a condannare questo tipo di atti, ma occhio a non scambiare festini, con un brindisi in videochiamata con i propri amici!

Detto ciò, concludo dicendo che è inutile in una situazione simile che ci si ritrovi a polemizzare su argomenti del genere, quando nessuno è così puro da poterlo fare, e ciò evidenzia quanto poco siete in grado di utilizzare il tempo a vostra disposizione. Utilizzate le ore che dovreste passare in casa per riflettere sulla situazione che c’è fuori, (ma non davanti casa vostra), laddove la gente fatica a combattere questo virus, e sicuramente non ha tempo di portare avanti polemiche sterili come le vostre. Ognuno nella società occupa un posto, c’è chi è incaricato di emanare la legge, chi di metterla in pratica, e chi di visionarne lo svolgimento.  Le chiacchiere stanno a zero, non portano nulla di produttivo. Federica Marroni.

Foto: RietiLife ©

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