“Scandriglia, dove si sente il rumore della natura” | Scopriamola con ‘Paese che vai’

Ennesimo appuntamento con la confermatissima rubrica settimanale di RietiLife Paese che vai” che, curata dalla nostra Martina Grillotti, punta a far conoscere, ai reatini e non, i nostri comuni. 73 bellezze tutte da scoprire, tra architettura, storia, gusto, appuntamenti. “Paese che vai” punta a creare un almanacco, un’agenda, che permetta a tutti di saperne di più dei nostri paesi, di scoprirli prima leggendo e poi visitandoli, in un weekend, in un giorno, per una vacanza lunga o corta, per un pranzo o una cena. Vi consiglieremo cosa visitare e gli eventi irrinunciabili cui è impossibile non partecipare. RietiLife è disponibile a integrazioni e segnalazioni, pronta ad ascoltare tutte le realtà del territorio. Scriveteci! [email protected]

(di Martina Grillotti) Il “rumore della natura” e lo sguardo che si perde tra i campi coltivati, tanto da vedere e tanto da vivere, questo è Scandriglia, un comune da scoprire in ogni angolo. 

Dove si trova? Scandriglia sorge sulle propaggini settentrionali dei monti Lucretili, a 535 metri di altezza sul livello del mare. Il comune conta più di 3000 abitanti e si estende per una superficie di 63 km quadrati. A presentarlo oggi è il Sindaco Lorenzo Ferrante: “Il mio paese si chiama Scandriglia ed è situato nella provincia di Rieti. Il paesaggio è di campagna ed è un posto bello e tranquillo. Dall’alto della collina puoi vedere le distese di campi coltivati, il sole che risplende e puoi ascoltare il canto degli uccelli. Da noi si sente il ‘rumore’ della natura. Ma la cosa più bella in assoluto è l’aria che respiri, i profumi, l’odore della terra, dell’erba, del fieno. Gran parte del territorio è immerso all’interno del Parco dei Monti Lucretili. Il territorio del Parco comprende 13 Comuni che appartengono a due Province (Roma e Rieti). La presenza di questi 13 comuni con i loro caratteristici centri storici, la possibilità di acquistare prodotti locali, come l’olio extravergine di oliva, la presenza di aziende agrituristiche, contribuiscono a rendere molto interessante la visita al Parco. Nel nostro territorio ci sono tantissime cose da vedere tra cui il Convento di San Nicola, il Monastero Benedettino di San Salvatore Minore, il Santuario Francescano di Santa Maria delle Grazie edificato nel 1350 molto interessante per il suo patrimonio artistico. Tra i principali monumenti di Scandriglia c’è il Palazzo degli Anguillara, la Chiesa dell’Assunta costruita e infine la Rocca con testimonianze medioevali.

Presso la frazione Ponticelli uno dei monumenti di maggiore interesse è la Chiesa di Santa Maria del Colle. Sempre nel nostro territorio si trovano siti archeologici di rilevante importanza. Il Ponte del Diavolo, imponente struttura costruita nel II secolo a.C. e la villa Romana attribuita alla potente famiglia dei Bruttii Praesentes in località Madonna dei Colori. E poi ci siamo noi, noi che ci viviamo, con i nostri pregi e i nostri difetti, ma ci conosciamo tutti, più o meno siamo tutti vicini, viviamo gli stessi luoghi, parliamo delle stesse cose e questo ci accomuna. Nel nostro Paese ci stiamo bene. Abbiamo tutto quello che ci serve e siamo circondati di tutto quello che possiamo desiderare. Tutti quelli che passano nel nostro Paese finiscono per tornarci prima possibile, e molti si sono subito fermati qui per viverci giorno e notte”.

QUANDO NASCE? – Scandriglia affonda le radici della sua storia nella leggenda romana, il territorio era sin da quel tempo abitato da una cittadina molto prospera, conosciuta con il nome di Mefila; quando Roma iniziò a diventare importante il territorio di questa cittadina seguì le sorti di tutta la Sabina che divenne l’appoggio più sicuro della repubblica romana, qui infatti, puntualizza Cicerone nei suoi scritti, è dove la “virtus” romana si vede nella sua compiutezza. Mefila fu sede di grandi ville romane e diventò successivamente il fondo agrario della famiglia degli Scandillii, e da loro che prese il nome attuale, iniziò infatti ad essere conosciuta più con il nome di Fundus Scandillianus che come Mefila. Intorno al IX e X secolo le genti che abitavano il luogo di Scandriglia furono atterrite dai saraceni che invasero la Sabina e che si installarono stabilmente nel territorio scandrigliese. Fu in quel periodo che sorse, per raccogliere le genti sperdute nei monti e nelle campagne, il Castrum Scandriliae, un castello dominante due fertili vallate. Fu conte Erbeo, che nel 1084 dominava Scandriglia, a donarla al monastero di Farfa sotto la cui influenza questa restò per alcuni secoli, per passare poi agli Orsini e agli Anguillara, il palazzo di quest’ultimi si può ancora ammirare in tutta la sua magnificenza quattrocentesca. Scandriglia è sempre stato presente nel territorio dello Stato Pontificio, almeno fin quando nel 1860 entrò a far parte del Regno d’Italia come comune della provincia di Perugia e poi di Roma. Entrò a far parte della provincia reatina nel 1927, alla sua istituzione.

COSA VEDERE? – Scandriglia è un comune ricco di monumenti civili e religiosi meravigliosi e alla cui visita è impossibile rinunciare se ci si trova nel territorio. Di grande prestigio è il Palazzo degli Anguillara, si tratta di un palazzo risalente al 1400, molto ben conservato che ha architetture rinascimentali come tratti tardo gotici, al suo interno sono conservati gli affreschi di Antoniazzo Romano, mentre ad ornare la facciata principale del palazzo vi sono portali marmorei e la finestra a bifora. Tanto amata da fedeli e turisti è poi la Chiesa dell’Assunta, che sovrasta tutto il territorio dell’antico paese. L’impianto è medioevale, fu infatti costruita nel X secolo, con successivi rifacimenti settecenteschi. La chiesa è caratterizzata da un’elegante facciata con una piccola scalinata che introduce ad un sobrio portale, al suo interno si conservano opere di grande valore artistico: pitture che si fanno risalire al ‘500-‘600 e una scultura lignea policroma raffigurante la Vergine col Bambino che si fa risalire al XVI secolo. Il campanile della chiesa è costruito su una torre di guardia romana.

Nelle immediate vicinanze della Chiesa dell’Assunta si trova la Rocca, anch’essa offre testimonianze spiccatamente medioevali. Spostandosi nella frazione di Ponticelli si può trovare una delle prime chiese fondate nella Sabina, si tratta della Chiesa di S. Maria del Colle, fu fondata intorno al Duecento e si presenta con una semplice ed elegante facciata romanica con finestrelle convesse. Al suo interno si trovano affreschi votivi che vanno dal XIII al XVI secolo e decorano la singola navata di cui la chiesa si compone. Nella strada che va da Scandriglia a Ponticelli si trova inoltre un grande complesso religioso risalente al 1370: il Santuario di Santa Maria della Grazie; questo, appartenente alla famiglia Orsini, comprende la Chiesa e un convento a cui si accede da due porte collocate nel porticato di ingresso, al termine di un viale alberato. Nella Contrada Santa Barbara si trova poi la chiesetta rurale dedicata alla Santa, luogo in cui, come vuole la tradizione, questa fu martirizzata dal padre, è per questo che la Santa è patrona del comune. Nel territorio comunale vi è inoltre il territorio protratto del parco dei monti Lucretili con percorsi che si snodano dal paese sino alla cima del Monte Pellecchia, questi permettono di apprezzare il territorio montano sul quale il parco si snoda. Nel territorio all’interno del parco, vi era il Convento di San Nicola, località molto suggestiva costruita nel XV secolo sopra ad una precedente chiesetta che era invece del XII, di questo convento ci resta un trittico in tavole dipinte che si trova attualmente custodito nei locali del Comune. È invece perfettamente conservato il monastero benedettino di San Salvatore che si trova alle pendici del Monte Pendente da qui è possibile raggiungere un’antica strada di collegamento denominata Ginocchio du bove, utilizzata un tempo per scambi di merci tra le popolazioni originarie di Scandriglia e Orvinio. Sempre nella zona di Monte Pendente, in località Le mura (Rocca Sollana) sono presenti resti di antiche abitazioni, sorte ad opera delle popolazioni locali nel periodo dell’invasione dei Saraceni (dall’875 al 925). Nel territorio del comune di Scandriglia, per i più appassionati di storia, è possibile visitare anche diversi resti archeologici di antichissimi insediamenti, da quelli di Cima Coppi che consistono di una torre di insediamento e di un altare a Giove, a quelli in località Madonna dei Colori in cui si possono ammirare i resti di antiche ville romane e delle Pietre miliari del Ponte Romano, infine impossibile non visitare anche il cosiddetto Ponte del Diavolo, si tratta di un muro di terrazzamento romano che si trova lungo il percorso della via Salaria. 

QUALI SONO I PRINCIPALI APPUNTAMENTI? – È sempre il Sindaco a segnalarci gli appuntamenti più importanti e imperdibili del comune: “Uno degli appuntamenti più caratteristici di Scandriglia è la “Sagra delle Sagne”, arrivata quest’anno alla 35 edizione, si svolge nel week end dopo ferragosto e vede la partecipazione di numerosi turisti provenienti da tutto il Lazio e non solo. A Ponticelli la prima settimana di agosto molto suggestiva è la manifestazione “Riviviamo il centro storico”, durante la quale il piccolo borgo si trasforma in un palcoscenico affollato di artisti, all’ interno della manifestazione di svolge la “Sagra dei Maccaruni”. Il Santo Patrono di Scandriglia è Santa Barbara, e si festeggia generalmente la seconda domenica di Dicembre, San Biagio patrono di Ponticelli viene festeggiato la prima domenica di Febbraio. Sono presenti sul territorio molte Associazioni che contribuiscono alla buona riuscita delle feste e a rendere la permanenza a Scandriglia più piacevole sia per chi vi vive stabilmente sia per il numerosi turisti”.

Foto: Fabrizio MEI ©

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