“Il pronto soccorso è diventato una degenza. Pazienti su barelle per giorni e senza cibo. Che situazione…”

Un lettore ha scritto alla direzione medica ospedaliera della Asl di Rieti e a RietiLife. Dopo la segnalazione di ieri (e la replica Asl), arriva un altro lettore a rappresentare un disagio al pronto soccorso. 

“Voglio mostrare il disappunto per la situazione che ci siamo trovati a vivere io ed i miei familiari in occasione di un malore capitato a mio padre alle ore 14 del 27 gennaio. Entrato in pronto soccorso in codice rosso, dopo essere stato visitato ed il suo quadro clinico è andato migliorando. Così, ci è stato comunicata dai medici, la necessità di ricovero. Da qui è iniziata l’odissea in quanto contestualmente siamo stati aggiornati sul fatto che la notte non sarebbe stato possibile effettuare ricoveri e oltretutto non erano disponibili posti letto, cosicché mio padre è stato ‘parcheggiato’ su una barella davanti alle sale visita del pronto soccorso. Alle ore 21.30, sentito il parere del medico, ho chiesto a mio padre se avesse fame per prendergli la cena. Nel sentire le mie parole una signora anziana, di circa 80 anni, mi ha detto ‘Figlio mio sono due giorni che sono qui e non mangio’. Mi è salito un groppo in gola che non vi descrivo, così prendendo dei tramezzini per mio padre li ho presi anche per lei. Ho appreso solo il giorno dopo che in pronto soccorso non sono previsti i pasti. Forse in condizioni normali, ma ad oggi il pronto soccorso è divenuto una degenza. Ieri sera quando sono tornato per la cena, ho trovato la bellezza di 18 pazienti ‘accatastati’, chi su barelle, chi su poltrone, uomini e donne senza nessuna dignità. Non vi descrivo l’odore di ammoniaca in quel posto. A questo momento sono passate quasi 48 ore. Senza che persone malate come mio padre non possano neanche ricevere una visita di conforto dai parenti, visto che si è in pronto soccorso e la situazione attuale è dover chiedere per favore l’accesso per poter portare alimenti al proprio familiare. Credete sia una bella situazione? Forse era più logico spostarli in reparto anche con la barella in condizioni più dignitose e salutari, pur con un letto in più in una cameretta? Sicuramente non sta a me trovare una soluzione, ma spero di aver sensibilizzato le vostre coscienze con la mia esperienza”.

RietiLife è a disposizione di eventuali repliche. 

Foto: RietiLife ©

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