L’incanto ritrovato del lago di Campotosto. Con la musica di Camillo Berardi

Sono ben noti i vincoli storici e territoriali che legavano la cittadina di Amatrice a Campotosto, senza escludere le tantissime tradizioni culturali comuni. Il lago artificiale di Campotosto è il secondo bacino idrico più grande d’Europa, dopo il lago Omodeo in Sardegna, ed è compreso nel “Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga”. Il bacino idrico e l’omonima “Riserva Naturale Statale” sono situati nel cratere sismico del terremoto dell’Aquila del 2009 e in quello dei terremoti del Centro Italia del 2016 e 2017.

Dopo i forti scuotimenti del 18 gennaio 2017, l’allarmismo iniziale del Presidente della “Commissione Grandi Rischi” evocò un possibile “Effetto Vajont”, del tutto ingiustificato, che provocò le dimissioni del Vicepresidente della suddetta Commissione, ma subito dopo, pur ammettendo la possibile criticità delle dighe, fu escluso il rischio “Vajont” perché nelle adiacenze del lago non insistevano montagne che potevano franare nel bacino idrico. In ogni caso, trovandosi l’invaso nei pressi di una faglia sismica riattivata, per motivi di sicurezza fu parzialmente svuotato.

Gradualmente, il bacino idrico è stato rinvasato, recuperando il fascino naturalistico originario e tornando ad essere una favola incantevole. Moltissimi turisti italiani e stranieri sono stati nuovamente attratti da questo gioiello naturalistico e con i loro camper, sono tornati intorno al lago per godere lo spettacolo della stupenda Riserva Naturale, dominata superbamente dalle maestose vette del Gran Sasso e dei Monti della Laga.

È auspicabile che questo turismo spontaneo, pur senza servizi di accoglienza, possa essere un viatico per la rinascita dei ridenti borghi lacustri demoliti dal sisma.

Il video “Rinascita di un Sogno” con il “Lago di Campotosto in… Canto”, accompagnato dalla musica di Camillo Berardi, mostra la smagliante bellezza di questa meraviglia naturalistica, immersa nello spettacolo di una natura grandiosa e ammaliante.

Ecco il link per visualizzare il video e per ascoltare la musica.

Foto: Egzon Kodraliu ©

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