Olio, fiume e giardini: Castelnuovo è tutta da scoprire con ‘Paese che vai’

Ennesimo appuntamento con la confermatissima rubrica settimanale di RietiLife Paese che vai” che, curata dalla nostra Martina Grillotti, punta a far conoscere, ai reatini e non, i nostri comuni. 73 bellezze tutte da scoprire, tra architettura, storia, gusto, appuntamenti. “Paese che vai” punta a creare un almanacco, un’agenda, che permetta a tutti di saperne di più dei nostri paesi, di scoprirli prima leggendo e poi visitandoli, in un weekend, in un giorno, per una vacanza lunga o corta, per un pranzo o una cena. Vi consiglieremo cosa visitare e gli eventi irrinunciabili cui è impossibile non partecipare. RietiLife è disponibile a integrazioni e segnalazioni, pronta ad ascoltare tutte le realtà del territorio. Scriveteci! [email protected]

(di Martina Grillotti) Castelnuovo di Farfa, il comune del Museo dell’olio e delle passeggiate lungo fiume, il comune dei famosi giardini all’italiana di Palazzo Salustri Galli ma anche di grandi feste, un comune tutto da scoprire.

DOVE SI TROVA? – A 358 metri s.l.m. e a una distanza da Rieti di circa 33 km, sulle propaggini meridionali dei monti Sabini, si erge Castelnuovo di Farfa, un comune di 1036 abitanti. A presentare il comune è il sindaco Luca Zonetti: “Castelnuovo di Farfa è un sorridente paesino  in una delle zone più belle e suggestive della Sabina, tra il fiume Farfa ed il torrente Riana, luoghi ideali per gli appassionati di sport all’aria aperta. Anticamente chiamato Castrum Novum, il centro storico è difeso da una cinta muraria con ben nove torri cui si aprono tre porte, Porta Castello, Porta Cisterna e Porticina. Il borgo è caratterizzato da strette vie lastricate e da edifici civili, tra cui quelli appartenenti alla famiglia Salustri Galli, ed edifici pubblici, Palazzo Perelli, sede del comune di Castelnuovo di Farfa. Nel nostro comune potete visitare il Museo dell’olio della Sabina. Questo particolare museo ha suscitato grande interesse in Italia e all’estero perché racconta una storia locale con linguaggi universali: la civiltà dell’olio rivive nelle testimonianze storiche del territorio e nelle nuove interpretazioni che gli uomini del nostro tempo offrono di questo simbolo millenario del mondo mediterraneo. All’interno del museo si possono ammirare le opere dell’artista sarda Maria Lai: “L’Albero del Poeta”, in cui le parole di un’antica favola sono incise sulla chioma lignea di un albero e “Olio di Parole”, un corridoio che riporta il visitatore alla nascita dell’Universo. All’allestimento del museo, oltre a Maria Lai, parteciparono artisti e maestri della scultura contemporanea, con istallazioni all’interno del sito museale e del borgo. Il percorso, iniziato con le opere dell’artista sarda, prosegue con l’opera di Alik Cavaliere, “Frammenti di fonderia di un opera incompiuta.” e la magnifica opera del grande scultore e architetto giapponese, scomparso nel marzo 2018, Hidetoshi Nagasawa, “Ulivo Viaggiante”, un ulivo in rame capovolto che scende dalla volta della grotta, cui risponde un magico cielo popolato di stelle, costituito dal fondo allagato sul quale galleggiano delle piccole barche illuminate da piccole fiamme. Al secondo piano è possibile ammirare Oleophona, di Gianandrea Gazzola oltre la Sala della Memoria cui vengono proiettate immagini di vita popolare e quotidiana con canti e suoni della comunità sabina. Nel museo sono esposti antichi torchi in legno e ferro, provenienti anche dai paesi vicini. Sport, Natura, Cultura ed Enogastronomia sono i punti di maggior attrattiva di Castelnuovo di Farfa, venite ad esplorare il meraviglioso Monumento Naturale Gole del Farfa, situate in un luogo incontaminato e suggestivo o il sito di Grotte Scura. Nel nostro bellissimo territorio, troverete ristoranti e agriturismi in cui gustare i buonissimi piatti locali e un eccezionale Olio d’oliva Sabina D.O.P. e potete trascorrere un piacevole soggiorno immersi nella natura”.  

QUANDO NASCE? – Il comune di Castelnuovo di Farfa è menzionato con il nome di Castellum Sancti Donati nei documenti del IX e dell’ XI secolo ma la sua origine sembrerebbe essere più antica, secondo gli studiosi. Il nucleo originario del comune sarebbe nato intorno alla Chiesa di San Donato che fu eretta da San Lorenzo di Siria, ovvero colui che, stando a quanto narra la leggenda, avrebbe costruito l’Abbazia di Farfa. Il comune si inserì nei possedimenti dell’Abbazia seguendone le sorti fino al XVIII secolo. La nascita di Castelnuovo è in realtà colorita anche da una leggenda che attribuisce la sua fondazione a tre famiglie di origine orientale convertite da un monaco farfense di nome Raniero, che le avrebbe poi condotte in Italia per popolare il nuovo insediamento. Questa storia sembra essere piuttosto discostata della realtà, ne trova tuttavia punti di aderenza, non si può escludere infatti che nel momento della riorganizzazione del popolamento compiuto dall’Abbazia, vi fossero anche alcuni armeni che potrebbero aver dato vita al castello. Il toponimo del comune è stato solo Castelnuovo fino al 1863, la specificazione attuale fa riferimento sia al Farfa che scorre nei pressi dell’abitato, sia alla vicinanza con l’Abbazia. Nel 1456 Castelnuovo si trova citato tra i più importanti castelli della Sabina. Il comune rimase durante tutta la sua storia all’interno della signoria farfense ma agli inizi del XV secolo fu occupata da alcuni seguaci degli Orsini a seguito di un momento di instabilità politica. Di grande importanza per la storia del comune fu certamente la famiglia Simonetti, le cui fortune sono state alla base delle ristrutturazioni di edifici che furono trasformati in un unico e sontuoso palazzo signorile, quello che oggi è Palazzo Salustri Galli. 

COSA VEDERE?L’intero centro storico di Castelnuovo di Farfa andrebbe visitato in ogni suo minuscolo angolo, è un paese dalla fattura medievale che conserva stradine strette in pietra e archi bassi. L’elemento chiave tra il paese e il paesaggio è rappresentato dal Palazzo Salustri Galli che appartiene all’omonima famiglia che per diversi secoli ha amministrato le terre di proprietà dell’Abbazia di Farfa. L’edificio è composto in diversi nuclei che furono edificati a partire dal XVI secolo e riuniti intorno alla metà del 1700, periodo in cui furono anche decorati gli ambienti interni con affreschi e decorazioni. A caratterizzare il palazzo sono inoltre i bellissimi giardini all’italiana che si trovano al suo interno.

A rappresentare il comune è anche il suo principale luogo di culto, la Chiesa parrocchiale San Nicola di Bari che fu costruita intorno alla seconda metà del 1700 su una cappella preesistente che è andata distrutta. L’edificio ha una tipica impronta del tardo barocco di ambiente romano. Si tratta di una chiesa a navata unica con sei cappelle laterali. Sopra la bussola che si trova nell’ingresso è situata la cantoria con un antico organo che fu restaurato nel 1939. La chiesa è frutto dei restauri avvenuti tra il 1937 e il 1939, durante questo periodo furono inoltre inseriti degli elementi decorativi, particolare è ad esempio la pittura del soffitto voltato, da attribuire a Luigi Albani, mentre i dipinti della specchiatura centrale e della volta e delle lunette dell’abside appartengono alla mano di Ettore Ballerini.

Di grande importanza per il comune è anche la Chiesa Madonna degli Angeli, che si festeggia la prima domenica di agosto, questa in origine si trovava appena fuori dal centro abitato e fu eretta nel 1600, anno giubilare, per volere della popolazione che voleva ringraziare la Vergine per aver protetto il paese dalla pestilenza che si era abbattuta sui paesi limitrofi. La costruzione fu realizzata con materiali locali con una facciata intonacata molto semplice e con un piccolo campanile che fu aggiunto successivamente, per la precisione nel 1698, quella chiesa crollò nel 1933 ma fu interamente ricostruita a spese di Angelo Salustri Galli, seguendo la precedente. La pianta è circolare e su di essa vi sono quattro piccole cappelle e una piccola abside.

Se si visita Castelnuovo di Farfa non si può certo mancare di fare un salto al Museo dell’olio della Sabina, che celebra l’antichissima cultura olivicola della zona attraverso architettura e arte, il museo riunisce anche i luoghi che meglio rappresentano la storia e le tradizioni del borgo medievale. La visita include il Palazzo Perelli, oggi sede municipale del paese, ma anche un frantoio tradizionale a trazione animale risalente al 1700 e perfettamente conservato e infine al chiesa di San Donato che si trova immersa nella campagna lungo l’itinerario che conduce al fiume Farfa. La chiesa di San Donato fu utilizzata per il culto fino al 1500 e poi venne abbandonata, fin quando i ruderi rimanenti non furono inglobati in un edificio agricolo nella seconda metà del Novecento. Fu alla fine degli anni ‘90 che la chiesa fu restaurata a seguito dell’acquisizione da parte del comune e riportata al suo antico volume grazie agli scavi.

Per gli appassionati di natura e di passeggiate immersi nel silenzio vi è nel territorio comunale un fantastico monumento naturale, le Gole del Farfa, che si trovano in un’area protetta a confine con il territorio di Mompeo. Costeggiando le Gole ci si può immergere in un bosco di lecci, pioppi e salici mentre si ammirano le limpide acque del Farfa che spumeggiano nelle piccole cascatelle naturali lungo il percorso. lungo il percorso si incontra un antico ponte romano che oltrepassa il Farfa e collega il comune con quello di Mompeo, la sua costruzione si fa risalire al VI secolo ed è ancora oggi privo di spallette e di protezioni, questo ponte era un punto strategico anche perché poco più a monte sorgeva un mulino ad acqua polifunzionante i cui resti sono visibili ancora oggi. Le acque del fiume Farfa sono ideali per gli appassionati di canyoning, rafting e hydrospeed. 

QUALI SONO I PRINCIPALI APPUNTAMENTI? – Il comune è un comune di feste e occasioni di incontro, durante tutto l’anno si può infatti partecipare alle più svariate manifestazioni, a partire dalla benedizione degli animali e dei mezzi agricoli in onore della festa di S. Antonio Abate, la prima domenica successiva al 17 gennaio. A seguire è la festa del 1 Maggio, durante la quale gli abitanti organizzano una scampagnata con fave, pecorino e salsicce. I primi due weekend di giugno si indice il concorso balconi fioriti ed è certamente una delle occasioni più belle per visitare il paese e godere dei colori che la primavera ha portato con sé. La prima domenica di agosto, come abbiamo già ricordato c’è la festa in onore della Madonna degli Angeli, cui gli abitanti sono molto legati per tradizione; a questa festa segue sempre in agosto la tradizionale sagra delle fregnacce con la persa che quest’anno giunge alla sua trentatreesima edizione. La prima domenica di dicembre infine il paese festeggia il suo santo patrono, San Nicola di Bari. Tante occasioni e tante feste caratterizzano, insomma, il comune di Castelnuovo di Farfa, tanti momenti in cui visitarlo è un piacere a cui non si può rinunciare.

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