++FLASH++ Rieti-Reggina a porte chiuse. E per la prima squadra è ufficiale lo sciopero

(ch.di.) Con la Berretti in campo e senza tifosi. Per il Rieti è un periodo nerissimo. Nel tardo pomeriggio di oggi arriva un altro fulmine a ciel sereno: la gara di domenica contro la capolista Reggina, in cui non giocherà la prima squadra per i ben noti problemi di stipendi, sarà a porte chiuse.

Il motivo è da ricercarsi dal ritiro della nuova società (scelta al posto di quella precedente, che si è ritirata a sua volta perché deve ricevere i soldi di quanto fatto finora) che avrebbe dovuto fornire gli steward per il regolare svolgimento della gara, così come convenuto in sede di gos (il cui responsabile è Rodolfo Savio, Capo di Gabinetto della Questura di Rieti) che aveva dato l’ok, almeno finché c’era qualcuno che potesse garantire gli uomini in giallo sugli spalti per la sicurezza. Ma col ritiro anche della seconda società, ecco il no al pubblico allo Scopigno.

Formalmente la decisione è arrivata alle 19.30 circa di questa sera, dopo la richiesta del Questore – vista l’assenza del servizio steward – che ha inviato il tutto all’Osservatorio Nazionale per le manifestazioni sportive. Valutata la situazione, l’osservatorio ha re-inviato alle autorità locali il decreto per l’attuazione e, in soldoni, la gara si giocherà a porte chiuse non essendoci un servizio stewarding reperibile in queste ultime ore prima della gara. Tuttavia il Rieti per le porte chiuse non rischia penalizzazioni, ma alla seconda gara senza pubblico verrà escluso.

Le porte chiuse hanno portato anche alle dimissioni di Alessandro Mezzetti, lo slo addetto ai rapporti tra club e tifo ma anche delegato allo stadio.

Così, dopo aver sventato il problema corrente (staccata ieri pomeriggio e riattaccata oggi), adesso una nuova grana, praticamente insanabile a 48 ore dalla partita. Nel frattempo l’assocalciatori, così come preannunciato, non essendo stati pagati gli stipendi dei calciatori entro venerdì, oggi, ha dichiarato lo sciopero della squadra per domenica.

LA NOTA DEI CALCIATORI

L’AIC e i calciatori professionisti attualmente tesserati per il F.C. Rieti S.r.l., richiamando tutte le motivazioni già esposte nel comunicato del 12 novembre u.s. e decorso infruttuosamente il termine odierno per gli adempimenti retributivi, con la presente formalmente indicono lo sciopero per la giornata di domenica 17 novembre 2019.

Purtroppo, tutto tace dal giorno di proclamazione dello stato d’agitazione e i calciatori non hanno ancora percepito le mensilità maturate, né hanno certezze sul proseguimento dell’attività sportiva.

L’AIC e i calciatori sono, pertanto, costretti a indire lo sciopero affinché l’anomala situazione che i lavoratori, loro malgrado, sono costretti a subire cessi quanto prima.

I calciatori, inoltre, dichiarano la prosecuzione dello stato di agitazione, qualora la morosità retributiva non venga sanata entro lunedì 18 novembre 2019.

Foto: RietiLife ©

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