Castel Sant’Angelo, lettera al Ministro De Micheli: “Salaria e Ferrovia, lo Stato faccia vedere la sua mano”

Il sindaco di Castel Sant’Angelo Luigi Taddei ha scritto al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli sul collegamento su ferro Rieti-Passo Rieti e sull’ammodernamento della via Salaria.

 

Gent.ma Ministra De Micheli,

intanto auguri per un buon lavoro nel settore delle infrastrutture che è e sarà parte fondamentale per un rilancio del Paese. Non sono formali ma purtroppo tesi a mettere in evidenza carenze e desideri della nostra martoriata terra del Centro Italia, come Lei ha avuto modo di verificare nel ruolo di Commissario al Sisma.

Le nostre richieste sono le stesse che ha potuto ascoltare durante il suo precedente impegno, nondimeno tese a far sì che l’attuazione di adeguate opere infrastrutturali siano progettate, programmate e finanziate con certezza dei tempi realizzativi.

Sto osservando la pagina 13 di Repubblica, ove sono ben segnalate le opere bloccate ed i fondi a disposizione per la loro realizzazione – 62 miliardi – e drammaticamente le opere previste si fermano sulla Roma-Latina, al Sud, Centro ed Isole il nulla.

È chiaro che molto sarà nel cassetto del suo Ministero in Anas e Ferrovie, però fa effetto vedere questa cartina che spacca visivamente il paese. Noi, come abitanti del Centro-Italia, abbiamo sempre posto l’attenzione su due opere fondamentali: il collegamento su ferro da Rieti a Passo Corese, che significherebbe arrivare a Roma Tiburtina in poco più di un’ora e l’ammodernamento della Via Salaria, a tutti ormai nota dopo gli eventi sismici del 24 agosto 2016.

Per noi abitanti di questa fascia appenninica è prioritario e fondamentale avere queste opere con l’attenzione massima delle autorità di Governo. Voi che avete avuto modo di frequentare i 140 Comuni devastati dal Sisma, credo abbiate la giusta sensibilità per comprendere che le nostre sollecitazioni non sono puramente velleitarie, ma dettate dalla convinzione che senza questi interventi le nostre terre verranno desertificate. Non ci vogliamo rassegnare alla morte dei nostri paesi, al poter diventare luogo di passaggi cimiteriali.

Riteniamo che qui esistano delle enormi potenzialità che vanno sfruttate: acqua, verde, ambiente unico, siti archeologici tutti da valorizzare nell’intera Provincia (turismo annesso), santuari e chiese con affreschi unici. Non vogliamo più essere una passerella ma luoghi dove si vede la mano dello Stato. Rinnovando all’intera compagine governativa un buon lavoro, La invito ad un incontro per mettere a fuoco le problematiche che noi abbiamo a cuore.

Foto: RietiLife ©

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