Elexos-Schneider, un altro anno di cassa integrazione per i 43 lavoratori: “Un po’ di respiro”

La vertenza Elexos ha tenuto impegnate le istituzioni a più livelli durante tutta la giornata di ieri. I lavoratori sono barricati nello stabilimento e vogliono salvare il posto di lavoro. Solidarietà unanime è stata espressa dal mondo politico di ogni colore.

E sull’incontro – decisivo – di ieri al Mise avevano parlato già sindaco Antonio Cicchetti (leggi) e suo vice, Daniele Sinibaldi (leggi) insieme a tanti altri esponenti politici che hanno detto di avere a cuore la sorte dei 43 lavoratori i quali, peraltro, in una lettera a RietiLife hanno auspicato la re-industrializzazione del sito. Per ora, ottengono un lato anno di cassa integrazione e un anno di respiro.

Poi arrivano le parole che spiegano l’esito del vertice durato tutta la giornata di ieri: “Come Regione Lazio abbiamo firmato  l’accordo che permette il ricorso alla cassa integrazione straordinaria per cessazione di attività per una durata di 12 mesi. In questo modo abbiamo ottenuto il ritiro della procedura di licenziamento collettivo e la prosecuzione del rapporto di lavoro per i 43 dipendenti. È un risultato importante ma certamente il tempo che ora abbiamo a disposizione deve essere utilizzato per la ripresa produttiva e per salvaguardare l’occupazione.  Crediamo che con il contribuito di tutte le Istituzioni si possa garantire il futuro ai 43 lavoratori di Elexos e una ripresa delle attività produttive. Come Regione continuiamo a essere disposizione a mettere in campo tutti gli strumenti utili per favorire il rilancio” ha detto in una nota Claudio Di Berardino, assessore al Lavoro e Nuovi diritti della Regione Lazio.

Dopo l’incontro al Mise – annunciato proprio da lui mercoledì sera – il deputato pentastellato Gabriele Lorenzoni ha detto: “È stata una lunga giornata di lavoro sotto la regia del Ministero guidato da Di Maio. Dopo la bocciatura da parte del tribunale di Rieti dell’istanza per ottenere la cassa integrazione per cessazione di attività, il Mise ha convocato dalla sera alla mattina un tavolo tra il management di Elexos e le parti sociali nella giornata odierna, per impedire il licenziamento dei lavoratori. Il risultato è la firma di un nuovo accordo e la stesura di una nuova istanza, nella quale lo scenario previsto con la cassa integrazione è inferiore come costi di 56mila euro rispetto alla vecchia istanza depositata al Tribunale. Ora la palla passa ai giudici. Dal canto nostro si è fatto il possibile, come dimostrato dal tavolo convocato al ministero dalla sera alla mattina, dai continui incontri che ho avuto con i lavoratori e dai numerosi tavoli che le parti hanno avuto al MISE, che come esito già avevano portato i vertici aziendali ad accettare di presentare l’istanza di cassa integrazione per tutelare i lavoratori.
Ora speriamo che i 43 operai e le loro famiglie possano avere un altro anno di respiro, in modo da poter trovare un nuovo investitore che, con la situazione patrimoniale finalmente chiarita, possa avere la serenità necessaria nell’avviare una riconversione industriale del sito” ha concluso Lorenzoni.

Foto: RietiLife ©

 

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