Alberto Mariani: “Il mio Rieti non sarà succursale di Lazio e Salerno”. Tornano Tirelli e Marcheggiani

(di Christian Diociaiuti) Si presenta alla città e ai tifosi il nuovo allenatore del Football Club Rieti, Alberto Mariani. Romano, 56 anni, ex allenatore della Primavera della Salernitana, tra le altre: “Ho passato gran parte della carriera a far crescere giovani. Magari a livello di prime squadre ho una carriera acerba, ma spero che da qui si muovano i primi passo per qualcosa di importante come lo è stata la mia carriera con i giovani”. Oggi per lui arriva la C da primo attore con l’amarantoceleste addosso: “Rieti è una squadra di combattenti. In una partita in cui qui il tecnico amaranoceleste era Di Iorio, pensai di voler allenare in questa città. E adesso non vedo l’ora di cominciare: martedì per me è ancora troppo lontano. E no, non ho paura del confronto con Capuano”.  Il lavoro con Sarri ad Alessandria, l’amicizia con Simone Inzaghi, i giovani: “Tengo molto ai rapporti”. Alberto Mariani elenca alcune sue esperienze e si tuffa in questa terza serie da head coach. Linea verde “ma sarà impossibile prescindere da qualche elemento d’esperienza che prenda per mano i ragazzi”.

VIDEO | PARLANO MARIANI, CURCI E DI SANTO

CURCI ANNUNCIA: “DI SANTO DG” – Al fianco di Mariani, nella presentazione, c’è patron Curci, che dopo l’allenatore formalizza un’altra nomina: “Pierluigi Di Santo sarà il nuovo Direttore Generale del Rieti per la stagione 2019-2019”. Di Santo che, a sua volta, dice grazie “per l’attenzione e la pazienza che state dimostrando nei confronti di questa città”. “Di Mariani ho avuto impressione iper-positiva, il suo modo di porsi e parlare, il modo di essere. Alberto Mariani è la persona giusta per guidare la nostra squadra. Vi confermo che man mano arriveranno i giocatori e rivedremo volti noti, degli scorsi anni. Sarà una squadra più che dignitosa. Conti in ordine e linea verde non significa che non ci saranno le soddisfazioni che vi aspettate e meritate. Giovani sì, ma anche qualche elemento di esperienza”.

“SÌ ALLA LINEA VERDE, MA…” – “Felicissimo di essere qua. Conoscete la mia storia calcistica, non ci resta che iniziare a lavorare, costruire e dare soddisfazione: alla proprietà, al direttore, ai tifosi, alla città. Quando ho parlato con Curci, ho avuto una sensazione di forte senso di appartenenza, mi ha fatto respirare aria d’amore per la città e la squadra. Con Di Santo ci siamo incontrati 20 anni fa e ha lo steso amore per questa maglia. Un senso d’appartenenza che dovrà essere anche mio e dello staff. Mi aspetto un campionato difficile ma io sono un tipo che la gara la attacca” chiarisce Mariani, modi eleganti e calma nello spiegarsi e nel confrontarsi. “Quando ho parlato con il presidente, ho sposato la sua linea verde: non sarà una squadra composta da ragazzi giovani ed inesperti, chiaro che un’ossatura ci dovrà essere. Voglio ragazzi responsabili, che sanno che stanno difendendo qualcosa di storico. Chiaro che ci vorranno da 3 a 5 giocatori che dovranno prendere per mano questi ragazzi e farli crescere. Se non hai 4-5 ragazzi di spessore la crescita è più lenta. Qualcosa abbiamo individuato, siamo al lavoro da un po’ di tempo. Speriamo di potervi donare qualcosa da qui a martedì. E poi il mercato si chiude il 31 agosto e i migliori colpi si fanno alla fine. Idea di gioco? Ho giocato con tanti moduli: importante è valutare chi abbiamo a disposizione”.

RITORNI E… – A Curci qualche domanda sul mercato: “Tirelli e Marcheggiani? Aspettate qualche giorno, stiamo chiudendo la trattativa. Scardala Tiraferri? Più probabile i primi due. Credo che Fabrizio e Francesco siano volti che a tutti fa piacere rivedere. E chiaramente ci sarà qualcuno ci sarà dell’anno scorso”. E Di Santo precisa: “Gondo, Palma, Zanchi, Marchi, Gigli si devono mettere a disposizione. Partiamo da loro, poi quello che può succedere, vediamo”. Maistro in partenza, verranno aggregati molti giovani, tra cui reatini. “C’è qualche ragazzo che ho allenato che vorrei ri-allenare – aggiunge Mariani – ma io ho fatto richiesta a presidente e dg di giocatori per ruolo e caratteristiche, non di nomi. Un portiere, un centrocampista, un attaccante innanzitutto: il direttore sa come muoversi. Abbiamo le idee chiare, dobbiamo solo iniziare”.

“NESSUNA SUCCURSALE DI SALERNO E LAZIO” – Rieti, assicurano Curci e Mariani, non sarà una succursale di Salerno e Lazio: “Ho e abbiamo un’amicizia con Angelo Fabiani. Ma che questa squadra diventi una succursale della Salernitana della Lazio, beh, non è assolutamente così” dice Curci. “Tra Lazio e Salerno ho fatto otto anni, ho tanti amici e una parte di cuore. Ma questo non vuol dire che noi saremo una succursale. Non siamo la succursale di nessuno, siamo il Rieti” aggiunge Mariani.

AL LAVORO – Confermati Luigi Garofalo, preparatore atletico già a Rieti l’anno scorso e il preparatore dei portieri, Emanuele Maggiani, anche lui a Rieti l’anno scorso: “Arriverà un mio vice allenatore che si occuperà anche dell’analisi delle gare, e un ragazzo per il recupero infortunati” aggiunge Mariani. Si parte martedì 16: “Intanto lavoreremo allo stadio, faremo le visite, abbiamo visto il Terminillo, ma non so se andremo, preferirei sentirvi vicini. Amichevoli: il 21 col Frosinone e il 27 a Roma alle 10”.

Foto: Gianluca VANNICELLI ©

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