Il Rieti cambia proprietà: Curci vende al gruppo che ha riportato il Como in C

(ch.di.) Il Rieti a un passo dall’esser ceduto a una nuova cordata e, dunque, a cambiare proprietà. Il patron reatino Riccardo Curci, dalla fine del campionato, ha lavorato a fari spenti e con più serenità rispetto all’anno scorso (in cui c’era un interregno tra D e C che generava “ansia”) per assicurare un futuro al suo club – così come aveva promesso a fine stagione – e sembra che a breve dirà un nuovo “sì”. No, stavolta non c’entrano i greci, che appaiono solo un lontano ricordo dopo la ri-acquisizione a dicembre proprio da parte dell’imprenditore reatino. La squadra amarantoceleste, infatti, sarà acquisita dalla cordata guidata da Roberto Felleca e Ninni Corda, entrambi autori del ritorno in C del Como e decisi a lasciare i lombardi nel finale di stagione appena alle spalle, il primo nelle vesti di proprietario e il secondo da direttore tecnico. Con loro pare ci sarà anche Massimo Nicastro, che a Como era presidente, imprenditore con interessi negli States. Ora il Como è in C e loro hanno lasciato, presentando un’offerta che, a quanto pare, piace a Curci per l’acquisizione del Rieti. Curci, in queste settimane, è stato, incluso un gruppo “presentato” dall’ormai ex direttore delle giovanili Gianfranco Mancini.

QUOTE – La svolta sembra esserci proprio oggi: fonti segnalano la presenza di Roberto Felleca a Rieti. Cosa significa? Che Curci è quasi pronto a cedere e il manager sardo a comprare. Ore di passaggio, di conoscenza e contatto, con la nuova cordata a Rieti per capirne di più su ambiente, impianti, società in genere ma anche città. Sulla mole di quote che verrà ceduta non c’è ancora ufficialità. Indiscrezioni indicano che Curci rimarrà attorno al 20%: sarebbe, così, una figura di garanzia a una percentuale che gli consentirebbe di continuare a coltivare la sua passione e il suo amore per l’amarantoceleste. Passione che gli è fruttata la partecipazione all’ultima C e la salvezza, la vittoria di una D e altre piccole soddisfazioni, non senza complicanze, rischi ma anche tante soddisfazioni

GIOCATORI, TECNICO E… – Il Rieti ha un pacchetto giocatori a disposizione e che non sono in scadenza a fine giugno: tra questi Maistro, Palma, Marchi e non solo. Carte che la nuova società – a breve, dunque, attese uficialità – potrà giocarsi in chiave mercato o come perni per la nuova rosa 2019-2020, anche cercando di intuire il futuro girone in cui verrà inserito il Rieti (dipende molto da come finiranno anche i playoff) . E per l’allenatore? Ezio Capuano è in scadenza al 30 giugno. Non ha mai nascosto di essere pronto a parlare con tutti, ma la corte delle squadre, soprattutto del sud in C, è grande. Curci aveva giurato fiducia al tecnico campano, ma una volta ceduta la società il suo potere decisionale avrebbe minore impatto. Si vedrà anche sul fronte dirigenza (e staff tecnico e non solo). Certamente Pierluigi Di Santo ha avuto un ruolo chiave da consigliere in questo periodo di trattative, ma anche per lui c’è mercato: il direttore è stato accostato all’Atletico Sff e ad altre realtà del calcio regionale. Una dimensione che lui non ha mai disdegnato e che gli consentirebbe di non avere intralci con il lavoro.

SCADENZA VICINA – E mentre si attende l’ufficialità dell’entrata in società di questa nuova realtà dalla Lombardia, sul Rieti “pende” ovviamente una prima scadenza chiave: quel quasi milione che tra fidejussione, stipendi e contributi da versare, iscrizione e altri oboli, va onorato entro il 24 giugno, data da rispettare pena il mancato rilascio della licenza nazionale di C.

Foto: RietiLife ©

Print Friendly, PDF & Email