“C’è un forte sisma e una contaminazione, intervenite”: maxi-esercitazione a Pratica di Mare | FUORI LE MURA – FOTO

RietiLife regala ai suoi lettori un Fuori le Mura… aereo: il nostro Gianluca Vannicelli ha vissuto un’intera giornata a Pratica di Mare nell’esercitazione interforze dello scorso 7 maggio. L’esercitazione ha riguardato l’intervento in un forte sisma. 

Si è svolta presso l’aeroporto militare “Mario De Bernardi” di Pratica di Mare l’esercitazione  “Duplice uso sistemico: impiego innovativo delle Forze Armate al servizio del Paese” che ha visto impegnate le forze armate e l’Arma dei Carabinieri mettere a disposizione le proprie capacità in supporto della Protezione Civile a tutela della comunità civile in quell’ambito denominato “Dual Use”.

È stata simulata l’attività di emergenza a seguito di un sisma di elevata intensità ipotizzando il verificarsi di un terremoto seguito da uno tsunami. Il comitato Operativo della Protezione Civile ha assunto il comando delle operazione supportato dal Comando operativo di Vertice Interforze. Ad assistere all’attività erano presenti il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il Ministro della Difesa Elisabetta Trenta, il Ministro per i Beni e le Attività Culturali, Alberto Bonisoli, il Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Angelo Borrelli e il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Enzo Vecciarelli.

Una sala operativa interforze per la gestione dell’evento è stata costituita sulla nave Etna della Marina Militare nel Mar Tirreno. Simulati soccorso aereo e tutela del patrimonio culturale che ha visto coinvolti i tecnici del Mibac e i Carabinieri del Comando TPC con l’ausilio dei mezzi e degli strumenti messi a disposizione dalle Forze Armate per il recupero dei beni danneggiati dal sisma. Nella simulazione, gli esperti del Mibac hanno mostrato le varie fasi di intervento in caso di calamità naturali, dal recupero dei beni culturali, al trasporto in aree appositamente attrezzate, alla stabilizzazione del danno per le successive opere di restauro.

Inoltre l’esercitazione ha visto il trasporto di un malato altamente infettivo con la barella N36, dal C-130J della 46° Brigata Aerea all’ambulanza, per essere poi condotto all’ospedale Spallanzani di Roma, punto di riferimento per le malattie infettive. Altra attività svolta ha riguardato la decontaminazione da sostanze chimico-batteriologiche e radioattive di una industria danneggiata dal sisma. Sul posto è intervenuto il VAB del 7° reggimento NBC che ha proceduto alla rilevazione delle sostanze inquinanti del terreno. Poi l’intervento in “scramble” di due F35A del 32° Stormo che hanno scortato un veivolo contaminato fino all’atterraggio sulla pista. Infine l’intervento degli elicotteri per il trasporto dei feriti tramite il recupero con il verricello della barella.

“L’attività odierna è il frutto dell’addestramento che i nostri militari conducono quotidianamente per svolgere i loro principali compiti istituzionali, sia in patria sia all’estero, e che consente loro di intervenire efficacemente anche in attività di concorso con le altre articolazioni dello Stato in caso di emergenze, calamità e supporto alla popolazione –  ha detto il Ministro della Difesa Trenta spiegando inoltre che lo scopo sotteso del progetto “duplice uso sistemico – nel suo complesso è quello di avviare un percorso interministeriale per sollecitare una riflessione comune sul tema di difesa collettiva, mappare le capacità a duplice uso della Difesa e, in tal senso, recepire indicazioni circa le ulteriori capacità che la Difesa potrebbe sviluppare e mettere a disposizione.

Foto: Gianluca VANNICELLI © Pratica di Mare

 

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