Dalla Corea del Sud per imparare dalla Protezione Civile della Regione Lazio a spegnere gli incendi

“Si è tenuta oggi presso la sede dell’Agenzia regionale di Protezione Civile di via Laurentina a Roma la visita di una delegazione sud coreana composta da vigili del fuoco provenienti dalla provincia del Jeonnam, una delle suddivisioni amministrative del paese asiatico”: lo scrive la Protezione civile della Regione Lazio.

“Scopo della visita, che si inquadra in più vasto programma di scambi di esperienze in materia di protezione civile con il Paese asiatico, è stato quello di acquisire informazioni sul sistema italiano di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi con specifico riferimento all’attività posta in essere dalla Regione Lazio nell’esercizio delle competenze attribuite dalla vigente normativa in materia” continua la Regione.

“Dopo il saluto di benvenuto, la delegazione ha partecipato ad un briefing nel corso del quale è stato illustrato il sistema regionale di protezione civile incentrato sulla Sala Operativa ospitata nella struttura di via Laurentina. A seguire, gli ospiti sud coreani hanno visitato i nuovi uffici del Centro Funzionale Regionale (CFR), dove sono state loro descritte le attività di previsione svolte dal Centro in relazione alle varie tipologie di rischio (incendi, idrogeologico, idraulico) che possono interessare il territorio laziale. L’ultima parte della visita si è svolta nella Sala Operativa di protezione civile dove alla delegazione sud coreana sono state illustrate le varie fasi operative che caratterizzano gli interventi di lotta attiva agli incendi boschivi a partire dall’utilizzo del nuovo software di gestione, entrato in esercizio in coincidenza con l’inizio della campagna AIB 2018. Particolare risalto è stato dato alla presenza in Sala Operativa di tutte le componenti del sistema di protezione civile a partire da quella del volontariato che rappresenta uno dei punti di forza del sistema regionale attraverso l’opera delle centinaia di Organizzazioni distribuite in modo capillare sul territorio laziale” conclude la Regione.

Foto: Regione Lazio ©

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