Appalti sanità, stato d’agitazione dei lavoratori: “Vogliamo più sicurezza e dignità”

Centinaia di lavoratrici e lavoratori, insieme a Filcams Cgil Roma Lazio, Fisascat Cisl Roma Lazio, Uiltucs Uil Roma Lazio e Uiltrasporti Uil Roma Lazio, hanno scioperato, oggi, sotto la sede della Regione Lazio per chiedere a gran voce e compatti che vengano rispettati i propri diritti. Le organizzazioni sindacali chiedono da tempo il ritiro in autotutela dei bandi di gara riguardanti la refezione, servizi, pulizia e sanificazione nella Sanità. Nell’ospedale di Rieti, ad oggi, sono impegnati per il servizio si pulizie e sanificazione circa 130 dipendenti, più 20 ed oltre per la ristorazione.

Grazie alla mobilitazione avvenuta già dalle prime ore del mattino è stata convocata una delegazione in Regione Lazio per discutere con i Capi Segreteria degli Assessorati Sanità e Lavoro e il Capo Gabinetto, Albino Roberti che si è impegnato a produrre, per il prossimo 23 aprile, l’elaborazione di un testo contenente una norma di Legge che garantisca in sede di cambio d’appalto quanto da noi rivendicato, ossia le medesime condizioni riguardanti la garanzia occupazionale, salariale e contrattuale per tutte le lavoratrici e i lavoratori che operano all’interno degli Appalti Sanità della Regione Lazio: “Abbiamo avanzato la richiesta di sospensione dell’apertura delle buste dei Bandi di Gara – continua la nota – tale sospensione è l’elemento fondamentale per il prosieguo e l’efficacia del tavolo di trattativa che avverrà il 23 aprile, data in cui, Roberti restituirà una risposta nel merito”.

Prosegue, dunque, lo stato d’agitazione per tutte le lavoratrici e i lavoratori degli appalti sanità della Regione Lazio “fino a quando non avremo risposte certe e ottenuto tutte le nostre richieste a tutela dei diritti e dell’occupazione”, concludono.

Foto: RietiLife ©

 

Print Friendly, PDF & Email