“Il farmaceutico investa qui, così rilanciamo il territorio”: l’appello di Rieti all’evento Farmindustria

(di Christian Diociaiuti) Il settore farmaceutico affascina Rieti da anni. E lo fa grazie a Takeda (prima Baxter, poi Shire e ora sotto bandiera giapponese) che stamattina ha ospitato l’evento Farmindustria “Innovazione e produzione di valore”, un roadshow, un tour, per far conoscere il settore, cosa fa, che volti ha e soprattutto quanto cresce (molto) in 15 tappe in tutta Italia (all’ottava edizione). In una tensostruttura allestita nel plant di Santa Rufina si presentano numeri e obiettivi: non c’è dubbio, l’Italia è hub farmaceutico internazionale. E Rieti è una delle aziende farmaceutiche più importanti d’Italia; tutto in una regione, il Lazio, prima regione per export (9,1 miliardi nel 2018) con 22mila occupati (diretti e nell’indotto), 300 milioni investiti e 60 aziende operative tra Roma, Frosinone, Latina e, appunto, Rieti. A moderare l’evento di stamattina.in Takeda, il vicedirettore di La7, Andrea Pancani.

“RICORDATEVI DI NOI” – “In questo settore abbiamo trovato una possibilità per far rinascere di questo territorio” dice il sindaco di Rieti, Antonio Cicchetti vi chiedo di valutare in questo territorio degli insediamenti che infoltiscano la presenza che Takeda rappresenta da anni. Ricordatevi di noi, sapremo essere all’altezza delle vostre speranze” è l’appello del sindaco Cicchetti ai vertici del farmaceutico regionale e nazionale. Gli va dietro il primo cittadino di Cittaducale, il comune che a Rieti si ritrova gran parte del nucleo industriale sotto la sua ala. “Questa azienda, Takeda, ha cambiato il profilo del nucleo. Non abbiamo altro a cui aggrapparci. Ne siamo orgogliosi”. E Rita Cataldo, ad di Takeda Italia, ascolta e, senza entrare nello specifico delle performance dice: “Vogliamo lanciare un messaggio positivo ma anche una richiesta d’aiuto alla stabilità”.

EXPORT REATINO – Massimo Scaccabarozzi, numero uno di Farmindustria, è un fiume in piena: “Realtà come Takeda e come quelle del Lazio possono garantire un futuro ai nostri giovani – dice guardando i ragazzi degli istituti di Rieti e Alatri presenti in sala – Pensate che il 42% dell’export farmaceutico italiano è dal Lazio. È l’83% dell’export generale di Rieti e provincia è farmaceutico”.

TAKEDA RIETI – Gli investimenti reatini sono notevoli: quella che oggi è Takeda, ha investito 150 milioni dal 2008 a oggi e altri 50 ne investirà fino al 2023. Ben 200 milioni in 15 anni. Il direttore Massimiliano Barberis illustra attività e numeri dello stabilimento di Rieti che conta 513 dipendenti diretti (indotto pari e superiore) e una produzione di emoderivati di diversi milioni di dollari, ben 343 milioni di dollari statunitensi nel 2019. “Nel futuro prevediamo il frazionamento di 4 milioni di litri di plasma” dice, aggiungendo che “ci sono cantieri ma dobbiamo continuare a produrre. Abbiamo programmato fino a 10 anni. Abbiamo acquistato diversi terreni nel consorzio”. Insomma, Takeda cresce a Rieti. Nella speranza che altri raccolgano l’appello e Rieti diventi ancor più riferimento del farmaceutico.

Foto: Diociaiuti ©

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