Paolucci (Uil): “Tanti reatini dichiarano meno di 10mila euro, reddito di cittadinanza non basta”

Nella provincia reatina i contribuenti sono 105mila. Il 31,6 per cento (33176 tra uomini e donne) dichiarano un reddito fino a diecimila euro, che significa un imponibile medio di 4848 euro. Sono i dati che emergono dallo studio elaborato dal Servizio politiche territoriali della Uil.

“Allargando l’orizzonte alla nostra regione – dice Alberto Paolucci, segretario generale della Uil di Rieti e della Sabina romana – scopriamo che i contribuenti che dichiarano fino a 10mila euro salgono a oltre un milione (1175807) su un totale di quasi quattro (3876756). A livello nazionale il 30 per cento dei contribuenti dichiara meno di diecimila euro l’anno. Ciò significa che 12 milioni di italiani su 41 milioni di contribuenti vivono con un stipendio in linea con il Reddito di cittadinanza”.

“E’ una fotografia impietosa – afferma Paolucci – E’ un mosaico composto da tanti tasselli che si chiamano lavori mal retribuiti, salari bassi, contratti stagionali o part time, percettori di ammortizzatori sociali. Oggi anche chi è occupato ricade con facilità nella categoria dei lavoratori poveri. Ma in un Paese e nei suoi territori si può puntare a un modello di sviluppo reale, che scuota l’economia stagnante, solo creando le condizioni per dare valore al lavoro. In quest’ottica, gli investimenti in infrastrutture, la riduzione delle tasse ai lavoratori dipendenti sono determinanti. Il reddito di cittadinanza (misura che può rappresentare un’opportunità per chi non ha altre forme di sostentamento) da solo non basta”.

Foto: (archivio) RietiLife ©

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