Elexos-Schneider, i lavoratori protestano a Bergamo: “Vogliamo risposte”

“È da mesi che la vertenza Elexos è bloccata senza che si veda nessun sbocco positivo per le lavoratrici ed i lavoratori Elexos. Proprio per questo le organizzazioni sindacali, insieme ai lavoratori, andranno a manifestare  giovedì  14 febbraio davanti la sede della multinazionale francese a Stezzano in provincia di Bergamo”: lo scrivono la Fim Cisl, con Vincenzo Tiberti, la Fiom Cgil con Luigi D’Antonio,  la Uilm Uil con Franco Camerini e le Rsu Elexos.7
LA DECISIONE – “Questa estrema azione nasce dal fatto che la multinazionale francese è la principale responsabile di questa situazione visto che è lei stessa che ha deciso di cedere lo stabilimento ed i lavoratori ad Elexos presentando la stessa al Ministero  come la soluzione alla vertenza che durava da anni. Vista la situazione in cui ci troviamo con Elexos in concordato preventivo e con pochissime prospettive di ripresa è indispensabile che Schneider si assuma le proprie responsabilità riportando le lancette dell’orologio indietro per lavorare insieme al Ministero dello Sviluppo Economico ad una soluzione alternativa” continuano i sindacati.
ANCHE IL MINISTERO – “Quello che è inaccettabile è che Schneider possa far finta di niente non rispondendo neanche alle convocazione Ministeriali. Se la montagna non va da Maometto, è Maometto che va alla montagna ed è quello che faremo noi il 14. Sarà un viaggio pesante e di grande sacrificio ma non ci fermeremo finché non si troverà una soluzione a questa vertenza. L’auspicio è che ci sia anche il sostegno concreto a questa Manifestazione da parte delle Istituzioni locali e di tutti i parlamentari del territorio per non lasciare le lavoratrici ed i lavoratori da soli difronte a quello che rischia di diventare l’ennesimo dramma per il nostro territorio. Da stigmatizzare anche il comportamento del Ministero dello Sviluppo Economico che, nonostante le richieste ufficiali di incontro e le numerose sollecitazioni, ancora non convoca il tavolo di confronto che ricordo a tutti doveva essere convocato per metà ottobre 2018. Se non arriverà la convocazione al più presto la prossima tappa sarà proprio sotto la sede del Ministero” concludono i sindacati.

Foto: RietiLife ©

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