Da fuori Rieti per vendere falso miele italiano: era mischiato con quello cinese e argentino

(da comunicato dei Carabinieri Forestali di Rieti) Nell’ambito di controlli sul settore agroalimentare i Carabinieri della Specialità Forestale hanno posto sotto sequestro un quantitativo di circa 6 quintali di miele, elevate sanzioni per oltre 13mila euro e denunciato tre persone alla Procura della Repubblica di Rieti.

I FATTI – I militari delle Stazioni Carabinieri Forestale di Montebuono e Poggio Mirteto insime al personale della Asl di Rieti – Servizi Igiene degli Allevamenti e delle Produzioni Zootecniche – , sono stati impegnati nei controlli di filiera sulla tracciabilità e rintracciabilità del miele con controlli incrociati sulla produzione e commercializzazione in occasione degli eventi fieristici che si tengono nella Sabina reatina. Durante i controlli effettuati presso diverse Aziende sono stati realizzati ben 35 campionamenti di miele sfuso/confezionato, su cui l’Istituto Zooprofilattico ha effettuato analisi volte a verificare la reale provenienza del miele e la eventuale presenza di additivi e sostanze potenzialmente pericolose per la salute del consumatore o addirittura vietate. Ben 18 campioni (circa il 50%) sono risultati non conformi, infatti le analisi condotte hanno certificato criticità varie tra cui la falsità relativa al Paese di Origine dichiarato in etichetta – “Italia”. Miele proveniente dalla Cina, dall’Argentina e dai Paesi dell’est Europa veniva miscelato con quello italiano e il tutto diventava miele Italiano. Ma anche presenza di essenze ed additivi non dichiarati, falsità sull’origine floreale uniti al pessimo stato di conservazione. Nel corso dei controlli presso le aziende monitorate, sono state accertata numerose violazioni di natura igienico sanitaria, in particolare l’utilizzo di locali non autorizzati e privi dei necessari requisiti di in ordine all’adozione del manuale di autocontrollo.

MULTE E DENUNCE – Al termine degli accertamenti di cui sopra i militari della Specialità Forestale hanno denunciato i titolari di tre aziende alla Procura della Repubblica di Rieti ipotizzando i reati di frode in commercio nelle forme tentata e consumata, ma anche continuata e per la commercializzazione di miele in cui sono stati aggiunti additivi vietati. Sono inoltre stati sottoposti a sequestro sei quintali di miele, con due provvedimenti di sospensione dell’attività per altrettante ditte. Sul fronte degli illeciti di tipo amministrativo sono state comminate sanzioni per oltre 13mila euro. I provvedimenti più restrittivi hanno riguardato aziende provenienti da fuori provincia e da altre regioni, mentre la maggior parte dei produttori locali sono risultati perfettamente in regola, attenti alle normative vigenti in materia. L’attività di tutela del consumatore nella filiera agroalimentare, con particolare riferimento alla tranciabilità e rintracciabilità dei prodotti agro alimentari come appunto il miele rientrano tra degli obiettivi perseguiti dei Carabinieri della Specialità Forestale nel settore della sicurezza alimentare.

Foto: CCF ©

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