La Polizia arresta 3 ladri d’appartamento: “Trovati grazie a un software”. Ecco come

(ch.di.) Tre ladri d’appartamento seriali sono stati arrestati dalla Polizia di Rieti. Si tratta di T.Z., G.R., T.N., queste le loro iniziali, tutti senza fissa dimora: sono tre georgiani, che ora si trovano nel carcere di Rieti: per loro l’accusa è di furto aggravato. I tre sono stati arrestati in flagranza di reato mentre cercavano di forzare la porta di un appartamento a Molino della Salce; uno dei tre era ricercato perché responsabile di una rapina del 2011.

PROFESSIONISTI – “Si tratta – fanno sapere dalla Questura – di veri e propri pendolari del crimine, dediti a rapine e furti soprattutto a Roma, nel Viterbese e che ora si erano spostati nel Reatino: “Personaggi molto pericolosi” specifica il questore di Rieti, Antonio Mannoni, che ha presentato l’operazione insieme al Capo della Squadra Mobile, Antonella Maiali. “Abbiamo il forte sospetto che abbiano almeno tentato, se non effettuato, numerosi furti in abitazione a Rieti. Sono in corso le indagini anche grazie alla segnalazione dei cittadini” dicono Mannoni e Maiali. I tre potrebbero aver colpito, oltre che a Molino della Salce, anche a Porta d’Arce e in altri quartieri reatini.

SCHEDE E… – “Dei veri ladri seriali – dice il Capo della Mobile – trovati in possesso di arnesi da scasso, schede di plastica e piastrine di alluminio per eludere gli allarmi. E poi uno di loro grazie a un falso passaporto riusciva a tornare in area Schengen dopo aver effettuato numerosi reati sotto falso nome” spiega Antonella Maiali.

NUOVA ERA – “Un’operazione importante perché segna un nuovo modo di intervento sui furti – spiega il Questore Mannoni – l’azione di repressione avviene anche grazie a un software, che individua delle aree dove ci sono maggiori reati e gli orari di maggiore incidenza. Un sistema informatico che ci aiuta ad analizzare i dati. nel sistema, non particolarmente complesso, vengono immessi tutti i dati su furti e reati. E sulla base delle zone più colpite, delle giornate e degli orari più soggetti a reati individuiamo dei momenti in cui intervenire. I dati vengono girati agli investigatori per concentrarsi in una data zona e in un certo momento. Ma orari, zone e momenti variano a seconda dei gruppi criminali“.

FLAGRANZA – Grazie ai dati del software in dotazione alla Polizia, la Squadra Mobile ha individuato i tre georgiani venerdì in città. Sono partiti, così, pedinamenti e appostamenti. “Abbiamo atteso che entrassero in azione – spiega Mannoni – avevano un palo, che ha provato di avvertirli mentre la Polizia faceva irruzione. Abbiamo così bloccato, arrestandoli, il palo e i due che stavano forzando la porta”. Sono al vaglio, ora, eventuali collegamenti con altri georgiani trovati a Rieti alcuni giorni fa in giro per la città con l’intenzione di mettere a segno colpi in appartamento: “Stiamo valutando e facendo approfondimenti su telefonini e rapporti dei gruppi criminali” spiega Maiali.

NUOVI AGENTI – Per evitare i furti, Mannoni punta sulla prevenzione:”Abbiamo raddoppiato i controlli del territorio. A breve arriveranno nuovi agenti, non sappiamo bene il numero, ma rafforzerò ancora i controlli. Il consiglio è di non tenere in casa, se possibile, oggetti di particolare pregio”.

 

LA NOTA DELLA POLIZIA

La Polizia di Stato ha ulteriormente rafforzato l’attività di prevenzione e repressione dei reati predatori, con particolare riguardo ai furti in appartamento, allo spaccio di sostanze stupefacenti ed all’immigrazione clandestina, attraverso mirati servizi di controllo del territorio programmati dal Questore di Rieti Dott. Antonio Mannoni, con l’impiego degli equipaggi della Squadra Volante e delle pattuglie della Squadra Mobile. Tali servizi, nella mattinata di venerdì scorso, hanno permesso agli investigatori della Squadra Mobile di arrestare tre cittadini georgiani con precedenti di polizia per furti in abitazione: G.R. del 1975, T.N. del 1980 e T.Z. del 1989, sorpresi in flagranza di reato mentre cercavano di depredare un appartamento nel quartiere reatino di Molino della Salce.

L’operazione della Polizia di Stato scaturisce dall’analisi dei furti commessi nel capoluogo, analisi che si basa sul cosidetto sistema di georeferenziazione dei reati, un sistema informatico alimentato in tempo reale da input concernenti la tipologia di reati – le modalità e luoghi di commissione, recepiti da denunce, interventi delle forze di polizia e segnalazioni dei cittadini.  Gli Agenti della Squadra Mobile, grazie allo studio dei risultati forniti della georeferenziazione dei reati, già da diversi giorni erano sulle tracce di alcuni stranieri che le evidenze investigative effettuate indicavano come probabili autori di numerosi furti commessi negli ultimi mesi in determinate vie del capoluogo reatino.

Dopo numerosi appostamenti e pedinamenti gli Agenti della Questura di Rieti hanno individuato due uomini che si introducevano all’interno di una palazzina nel quartiere di Molino della Salce e li hanno così immediatamente bloccati mentre, con degli arnesi professionali, stavano forzando la porta di un appartamento. I due malviventi, immediatamente arrestati nella flagranza di reato, sono stati identificati per i cittadini georgiani: G.R., colpito da un decreto di espulsione emesso dal Prefetto di Roma nel dicembre del 2018,  e T.N., entrato in Italia dopo essere transitato dalla frontiera Schengen dell’Austria lo scorso dicembre; entrambi erano in possesso di numerosi arnesi professionali da scasso, con i quali riuscivano agevolmente a forzare le serrature delle porte di ingresso degli appartamenti, e di alcune piastrine di metallo utilizzate per isolare i sensori dei sistemi di allarme.

Gli Agenti della Polizia di Stato hanno inoltre individuato un terzo uomo, identificato per il cittadino georgiano T.Z., sprovvisto di titoli di soggiorno, appostato nei pressi ed immediatamente bloccato dagli Agenti di una Volante, che a bordo di una autovettura con targa straniera fungeva da “palo” e stava cercando di contattare con il cellulare i suoi complici per informarli della presenza della Polizia. Nell’auto custodiva altri arnesi atti allo scasso e guanti in lattice utilizzati per non lasciare impronte digitali. Gli investigatori ritengono che i tre, senza fissa dimora in Italia, pendolari del crimine, gravati da numerosi precedenti per furto in abitazione, siano i responsabili di gran parte dei furti in appartamento commessi a Rieti negli ultimi mesi ed al riguardo è in corso un mirata attività d’indagine volta a raccogliere le prove necessarie.

Gli approfondimenti investigativi effettuati nelle banche dati delle Forze di Polizia, con il riscontro delle impronte digitali AFIS, hanno anche evidenziato che  uno dei tre arrestati,T.N., era già noto alle Forze dell’Ordine con l’alias di I.A., nato in Lituania nel 1980, nominativo fornito in occasione del suo arresto operato sempre dalla Polizia di Stato in occasione di una rapina commessa a Roma nel 2011 e per la quale la Corte di Appello di Roma aveva emesso un ordine di cattura per l’espiazione di una pena di anni 1, mesi 2 e giorni 21. Gli Agenti della Questura di Rieti, al momento dell’arresto, hanno quindi eseguito anche l’ ordine di cattura.

L’individuazione dei tre giorgiani ed il loro arresto, che si aggiunge all’individuazione e alla denuncia di altri due georgiani sorpresi nei giorni scorsi dagli Agenti della Volante e della Squadra Mobile della Questura di Rieti mentre stavano tentando di introdursi in un altro appartamento reatino, costituisce un risultato operativo di rilievo poiché è stato neutralizzata l’attività di  malviventi “pendolari” dediti al furto seriale nelle abitazioni reatine. I tre georgiani arrestati sono stati accompagnati presso la Casa Circondariale di Rieti, a disposizione della locale Autorità Giudiziaria davanti alla quale dovranno rispondere del reato di tentato furto aggravato, mentre uno di essi, T.N., dovrà anche scontare la pena comminatagli dalla Corte di Appello di Roma per la rapina commessa nella capitale nel 2011.

Foto: DIOCIAIUTI ©

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1 Commento

  1. Daniele Autizi

    Finalmente le forze dell’ordine che usano software! Da sviluppatore ne sono particolarmente orgoglioso.